Avellino, Delrio in Consiglio comunale: “Basta periferie nelle nostre città”

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Marco Imbimbo – «Se non c’è sviluppo delle aree interne, non c’è sviluppo armonico». Ha esordito così in Consiglio Comunale il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Accompagnato dal sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, l’esponente dell’esecutivo Gentiloni ha presenziato alla seduta consiliare convocata per presentare il progetto di riqualificazione delle periferie, finanziato dal suo Ministero tramite un bando nazionale.

«Gli investimenti da noi predisposti puntano ad evitare la segregazione sociale nelle periferie – dice Delrio – Bisogna evitare che ci siano scuole per ricchi e quelle per poveri, così come i quartieri».

Il ministro, inoltre, ha anche ricordato come le scelte operate dal governo servano ad invertire la tendenza e agevolare i Comuni negli investimenti per «puntare sulla riqualificazione delle città. Abbiamo messo in campo un piano per l’edilizia scolastica, ma soprattutto oltre 2 miliardi per il piano urbano per il rammendo delle nostre comunità, come dice Renzo Piano. Così come ci sono detrazioni importanti per la messa in sicurezza sismica. Oltre a non avere periferie dentro le città non le dobbiamo avere neanche dentro il Paese ed è questo il senso dell’Alta Velocità. Il Mezzogiorno non è la periferia dell’Italia e la Napoli-Bari garantirà una prospettiva di sviluppo importante per i territori lungo questa tratta».

Ad introdurre i lavori dell’Assise ci ha pensato il presidente del Consiglio Livio Petitto: «Con i due progetti sulle periferie scriviamo una nuova pagina per la città di Avellino, andando a riqualificare strutture vittime del sisma».

Il primo cittadino di Avellino, Paolo Foti, ha colto l’occasione della presenza del ministro per sottoporgli alcune tematiche delicate per tutta l’Irpinia: «L’infrastruttura ferroviaria è oggi più che mai importante per l’Irpinia. L’intervento che verrà realizzato con l’Alta Velocità sarà fondamentale per il nostro sviluppo. Il Ministro ha già profuso un impegno importante, spero che non vada scemando. Viviamo, invece, un problema con il sistema acquedottistico che è in crisi. Serve un provvedimento straordinario del Governo di concerto con la Regione Campania. Se l’Alto Calore dovesse andare in crisi trascinerebbe con sé non meno di 60 soci partecipanti».

Ad illustrare i due progetti sulle periferie ci hanno pensato gli assessori Ugo Tomasone (Urbanistica) e Costantino Preziosi (Lavori Pubblici). Il primo ha affrontato quello relativo all’housing sociale di Picarelli che vedrà la partecipazione dei privati. «Completeremo la sostituzione edilizia dei prefabbricati pesanti con due interventi. Il primo, già in itinere vedrà la realizzazione di 64 alloggi. Il secondo sarà con l’housing sociale e prevede altri 45 alloggi». Il tutto accompagnato da strutture che rendano le periferie sempre meno dei quartieri dormitorio, come centro socio-educativo, laboratori culturali, banca del tempo.

Il bando sulle periferie, invece, illustrato dall’assessore Preziosi prevede un investimento di circa 17 milioni di euro, suddivisi tra Rione Parco, Quattrograne e Bellizzi. «L’obiettivo è eliminare le cause di isolamento e degrado, creando maggiore collegamento con il centro urbano». Oltre alla sostituzione edilizia, anche in questo caso si punterà al miglioramento della vivibilità delle periferie «incrementando le piste ciclabili, la rete di illuminazione, ma anche realizzando piazze e luoghi di socializzazione come a rione Parco e sistemando il centro “Flipper”.

Dai banchi della maggioranza, il capogruppo Pd, Giuseppe Giacobbe, ha sottolineato il grande lavoro svolto dal ministro Delrio per rilanciare le città, ma ha anche chiesto ulteriori interventi per l’Irpinia come l’aumento del limite di velocità sul tratto iniziale dell’Avellino-Napoli e la realizzazione di una rotatoria nei pressi del casello Avellino Est.

L’opposizione non ha fatto mancare la sua voce a cominciare da Alberto Bilotta (Udc) che ha sottolineato come «grazie alla presenza del Ministro, per la prima volta assistiamo a una maggioranza compatta. Non basta costruire palazzi per risolvere i problemi delle periferie, sempre più quartieri dormitorio. Bisogna rendere più vitali questi luoghi».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Dino Preziosi (La Svolta): «Se non si mette mano a un progetto serio di accentrare e accorpare questi quartieri al centro della città, non andremo da nessuna parte. Inoltre ritengo grave non aver coinvolto lo Iacp che detiene l’80% degli alloggi di edilizia pubblica».

Giancarlo Giordano (Si Può) ha puntato il dito contro chi in maggioranza aveva definito il Consiglio come un “giorno di festa”. «Per l’occasione si indossa il vestito buono, la vera sfida è non toglierlo domani, altrimenti riempiamo gli avellinesi di false speranze. Siamo in una provincia pesantemente colpita dal sisma e sotto le macerie, oltre alle tante vittime, è rimasta anche la dignità di questa provincia. Non è con i palazzi che si risollevano le comunità, le scelte grandi o si poggiano su una forza politica forte o restano promesse».