Avellino – Ripartire dal quadro politico delineato con gli accordi del 2004, che dettero vita all’alleanza del centrosinistra organico in provincia di Avellino per rilanciare l’attività politica ed amministrativa nella città capoluogo. La sezione cittadina dello Sdi, con i segretari cittadino e provinciale, Costantino Severino e Giacomo Carpenito (oltre ad alcuni componenti del Direttivo provinciale) sceglie la strada del documento programmatico per fissare in sei punti le condizioni “irrinunciabili per giustificare il nostro contributo e sostegno all’azione politico-amministrativa”. Perché: “L’amministrazione comunale – si legge nell’informativa – non può continuare a sopravvivere, deve anche amministrare ed amministrare bene”. E soprattutto per “connotare Avellino come città moderna, dinamica e competitiva, dotata di un assetto istituzionale adeguato”. Punto primo: la necessità di dare risposte certe al “crescente disagio sociale e alle nuove e vecchie povertà che lasciano ampi varchi per una strisciante illegalità che a volte diventa violenta e preoccupante”. A seguire: la riqualificazione delle periferie urbane; il confronto per la costruzione di un disegno condiviso politico-culturale; la riqualificazione dell’apparato burocratico-amministrativo; la risoluzione della questione rifiuti solidi urbani. Infine, ma non da ultima, la rapida attuazione del Puc.