Giovedì 26 novembre il Consiglio comunale di Avellino sarà tenuto ad annullare la vecchia delibera della tassa dei rifiuti (Tari) ed approvare gli assestamenti di bilancio oltre a diverse decine di debiti fuori bilancio.
In Comune l’aria che si respira è ancora molto pesante, nonostante la riunione della scorsa settimana quando Valentina Paris ed il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione hanno cercato di superare le difficoltà, commissariando di fatto il Comune.
In questo senso non è stato ancora nominato il sostituto di Ida Grella come capogruppo Pd in sala consiliare. Per il momento sarà Giuseppe Giacobbe, in maniera ufficiosa, a prendere le redini del partito tra i banchi della maggioranza.
I consiglieri che più volte hanno manifestato un certo “mal di pancia” rispetto alla linea politica condotta da Paolo Foti sono i dameliani coordinati da Salvatore Cucciniello, Enza Ambrosone e Carmine Montanile per Irpinia di Base, il presidente del Consiglio Livio Petitto, Gerardo Melillo ed il blocco che fa riferimento a Gianluca Festa formato Giuseppe Negrone e Antonio Genovese.
“Voglio ricordare che noi non abbiamo partecipato al voto al bilancio e tantomeno a quello relativo alle tariffe della Tari – spiega il consigliere Gianluca Festa – Per quanto concerne la prossima seduta consiliare, dunque, valuteremo a stretto giro quale atteggiamento avere e, anche, se presenziare o meno”.
Non è escluso, quindi, che questa situazione di stallo potrebbe determinare alcune significative assenze durante il Consiglio comunale di giovedì.
Nel frattempo, mercoledì dovrebbe esserci una riunione chiarificatrice a Via Tagliamento, mentre Tartaglione e Paris sarebbero pronte a convocare un nuovo incontro, chiamando a raccolta i consiglieri e Foti verso una comunione d’intenti che possa risolvere in fretta la crisi in cui versa la maggioranza consiliare ad Avellino.