Avellino – Costringevano i connazionali a rubare: 8 rumeni arrestati

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Duro colpo inferto alla microcriminalità rumena da parte dei carabinieri. Otto persone, infatti, sono state arrestate dopo che un loro connazionale, al termine di torture e soprusi, era riuscito a scappare e a rivolgersi presso le forze dell’ordine. Secondo le prime ricostruzioni e le indagini, ancora in corso, la ‘banda dell’est’ costringeva altri extracomunitari presenti sul territorio a commettere rapine e crimini, convincendoli con le cattive maniere. Tutto è nato dalla segnalazione del rumeno che con grande coraggio e forza di volontà è riuscito a fuggire: Lo avevano portato in Italia sottraendogli la carta d’identità per evitare che potesse scappare ed, approfittando di questo, lo avevano costretto con minacce e violenza a commettere furti e rapine. In casa lo tenevano segregato ed in stato di sottomissione assoluta. Solo nella nottata di ieri è riuscito a liberarsi dalle mani dei rapitori per rifugiarsi dai Carabinieri della Stazione di Serino, ai quali ha denunciato l’incubo vissuto nell’ultimo mese. I militari della Compagnia di Avellino hanno subito posto in essere una serie di mirate perquisizioni locali a seguito delle quali sono emersi significativi elementi di riscontro a carico di otto cittadini di nazionalità rumena che sono stati pertanto tratti in arresto per riduzione in schiavitù, sequestro di persona e rapina aggravata in concorso. Gli accertamenti svolti hanno permesso svelare un terribile quadro di soprusi e brutalità ai danni di connazionali e non, che giungeva fino in Puglia. Nell’ambito dell’operazione denunciati anche due imprenditori locali per aver assunto in maniera irregolare alcuni dei cittadini romeni. Le indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Avellino, Dott. Vittorio Santoro, sono ancora in corso al fine di verificare l’esistenza di eventuali complici.

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