Avellino – Corso Vittorio Emanuele/ Parla l’assessore Antonello Rotondi: “Entro due anni termineremo gli interventi”

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Corso Vittorio Emanuele: entro la fine dell’anno 2005 sarà terminato l’80% della ricostruzione di una delle principali arterie cittadine. Questa è la garanzia offerta ieri mattina in una conferenza stampa presso Palazzo di Città. L’eliminazione di quelli che il primo cittadino di Avellino chiama ‘buchi neri’: situazioni spinose affrontate e superate grazie ad un unico progetto: il Pois. Una equipe che ha lavorato celermente per ottenere il monitoraggio della ricostruzione privata e il recupero delle somme per la riqualificazione urbana. A presentare i progetti finora messi ‘in cantiere’ il sindaco Pino Galasso, l’assessore Antonello Rotondi, l’ingegnere Franco Romano e gli architetti Giuseppina Cerchia e Alfonsina Cornacchia. E si comincia dai numeri, per un bilancio a livello non solo ‘strutturale’ ma economico: €. 21.520.000,00 finora impegnati, €. 1.880.000,00 le risorse ancora disponibili per l’impegno. Un lungo elenco di interventi che interessa numerose strutture quali l’ex Palazzo Tecce, Palazzo Trevisani e Palazzo Carulli. Un monitoraggio che ha permesso di superare la contrarietà dei condomini per prendere letteralmente di petto situazioni in bilico per provvedere come necessario. “Un vero impegno – sostiene l’assessore Rotondi – dimostrato non dalle parole ma dai fatti. Nel giro di due anni riusciremo a portare a termine tutto il processo di riqualificazione e a dare alla città un nuovo volto. Abbiamo avviato alcuni cantieri e ne abbiamo demoliti altri. Certo il lavoro da svolgere è ancora tanto ma speriamo di terminare nel giro di due anni”. Dunque una sintesi di quelli che, a livello urbanistico, sono stati i trascorsi otto mesi di amministrazione: “Dal momento del nostro insediamento abbiamo notevolmente accelerato le pratiche pendenti. Una di quelle partenze che solitamente si definiscono ‘sprint’. Attraverso la ricostruzione di palazzi storici abbiamo lasciato alle nostre spalle un problema che per anni ci ha attanagliato: la ricostruzione post-terremoto”. Dunque un bilancio positivo sotto tutti i punti di vista. Ma non finisce qui: grazie alla legge regionale n.20 sarà possibile chiudere ancora ulteriori pratiche e mettere un punto definitivo sulla questione legata alla ricostruzione. Le pratiche in questione, infatti, sono state suddivise in due categorie a seconda della priorità dei tempi e degli investimenti di cui necessitano. Dunque l’impegno dell’amministrazione rispetto alla questione ‘ricostruzione’ lancia i suoi segnali positivi. I ‘disagi’ di oggi saranno i successi di poi.

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