Avellino, convalidato il sequestro Sidigas: adesso “comanda” Rascio

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di Claudio De Vito – E’ stato convalidato dal Gip del Tribunale di Avellino il maxi sequestro disposto nei confronti del gruppo Sidigas la settimana scorsa dalla Procura nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza. Il provvedimento è stato firmato e notificato questa mattina ai legali di Gianandrea De Cesare.

Quanto basta per delineare gli scenari relativi all’Unione Sportiva Avellino, d’ora in poi nelle mani del commissario Nicola Rascio, già curatore fallimentare all’epoca del Calcio Napoli. Nominato insieme ad altri due commissari giudiziali in regime di concordato preventivo – i legali di Gianandrea De Cesare dovranno presentare il piano di rientro nei prossimi mesi – Rascio presiederà alla gestione del club occupandosi della parte amministrativa e anche di quella strettamente tecnica.

Naturalmente lo farà controllando il portafogli e chiedendo lumi a chi rappresenta l’Avellino in questo momento, ovvero il presidente Claudio Mauriello nelle vesti di suggeritore delle operazioni riguardanti l’allestimento della squadra per affrontare il campionato, del ritiro ma soprattutto delle figure cardine a livello tecnico, dirigenziale e medico. Il che, oltre ad una logica organizzativa, risponde ad una necessità di carattere normativo.

Entro il 31 luglio infatti bisognerà mettere sotto contratto: allenatore e tecnico in seconda, capo dello staff medico, operatore sanitario, preparatore atletico, delegato e vice delegato per la sicurezza, delegato ai rapporti con la tifoseria (SLO) e allenatore della Berretti, oltre alla scheda informativa sugli steward chiamati ad operare allo stadio. Per ogni tassello mancante è previsto un punto di penalizzazione oltre ad un’ammenda di 20mila euro.

La conferma del sequestro inoltre rende il commissario Rascio l’unico terminale delle offerte di acquisto della società sportiva. De Cesare infatti non avrà più voce in capitolo. L’amministrazione controllata, con ogni probabilità a partire da domani, valuterà bilanci e documentazione utili a fissare il prezzo di vendita. Appare chiaro che, sotto la vigilanza commissariale, la vita del club diventa praticamente insostenibile.

Ecco perché si farà di tutto per cedere l’Avellino al migliore offerente in modo da mettere il ricavato a disposizione dei creditori. Ora come ora non ci sono acquirenti, ma l’operato di Rascio è finalizzato anche ad offrire un quadro più esaustivo a imprenditori o cordate potenzialmente interessati all’operazione. Quel che è certo ad oggi è che bisogna fare in fretta.