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Avellino – Consiglio, si parla di tutto meno che di Piano Strategico

Avellino – Rinviata a venerdì la discussione sul Piano Strategico quando in aula ci sarà anche Alessandro Dal Piaz, coordinatore del Comitato tecnico scientifico del Comune di Avellino, il Consiglio si è ritrovato a discutere su altre questioni relative alla città e sulla ripartizione dei 2 milioni di euro relativi alla 219/81. Ed in questo il parlamentino avellinese ha messo in scena il solito show dei controsensi, dei silenzi e dei fraintendimenti. Dopo la relazione dell’assessore all’Urbanistica e Contenzioso, Elvira Matarazzo, che ha articolato sulla divisione dei fondi in 1 milione e 920mila destinati per l’edilizia pubblica e 80mila per le spese di servizio, è scoppiato il caos. La solita caciara che si solleva quando si recriminano sostanzialmente le stesse posizioni ma con toni diversi. Ad intervenire per primo il consigliere Nicola Giordano. Secondo la legge in vigore, i 2 milioni di euro sono destinati per il completamento delle priorità A, ma per l’esponente del Pd, supportato poi da D’Ercole e Costatino Preziosi, nel riparto sarebbe stato opportuno inserire anche le priorità B. Teoricamente il residuale A può essere trasferito a B, ma solo ad avvenuto completamento di A. Restano fuori le priorità C non ancora finanziate. Un altro riparto, come annunciato dall’assessore al Patrimonio Ceccacci, dovrà essere effettuato il prossimo 15 dicembre. Tanto rumore per nulla visto che poi, al voto nominale, è stato approvato l’emendamento di includere nel finanziamento della 219 sia le priorità A che B.

Ma la seduta del civico consesso si è anche focalizzata anche su altri argomenti di pubblico interesse. Dopo la denuncia del segretario provinciale della Uil, Franco De Feo, in merito all’ombra della camorra sull’occupazione di circa 300 alloggi popolari, il consigliere del Pdl D’Ercole ha sollevato varie interrogativi all’amministrazione Galasso: “Che fine ha fatto l’indagine condotta dalla Polizia Municipale destinata a censire lo stato di occupazione degli immobili popolari?”. “Per le occupazioni abusive note, oltre a denunciare il tutto all’autorità giudiziaria – ha spiegato Ceccacci – è stata attivata la procedura di sgombero. Per far emergere tutte le situazioni occulte, ovvero quelle che non avvengono con scasso o che non sono segnalate, si sta procedendo ad avere un quadro chiaro della situazione attraverso il confronto tra i dati dell’ufficio assegnazione alloggi e quelli in possesso di Equitalia”. Al consigliere Loguercio, invece, che ha chiesto delucidazioni sul pagamento dei canoni, l’assessore al ramo ha così replicato: “Per i canoni (ex art. 21/bis) verrà comunicato a Equitalia di sospendere il pagamento da gennaio 2010, salvo a definire eventuali conguagli”.

Di amianto (con tanto di proiezione video) parcometri e sicurezza della Bonatti ha relazionato Virgilio Cicalese per Vento di Centro. Per il consigliere di opposizione con il trasferimento completo del Maffucci e del Moscati, previsto per l’agosto 2010, la bretella a scorrimento veloce potrebbe rappresentare un serio problema per la viabilità visti i trascorsi funesti registrati in passato. Ancora Giordano è passato a denunciare l’immobilismo in materia edilizia che avvolge il Comune di Avellino. Un esempio su tutti l’Asilo Patria e Lavoro, inaugurato ad ottobre e per il quale ancora non è chiara la destinazione.

Anche il Consiglio è stato anche l’occasione per chiedere delucidazioni in merito all’organizzazione del Natale. Palumbo ha lanciato il ‘la’ sui costi relativi alla performance di Gigi D’Alessio, Sorece ha invece chiesto che venga revocata l’ordinanza 154/09, durante le feste, che impone il silenzio dei locali pubblici dopo la mezzanotte a patto di rispettare il limite dei 55 decibel. Si è poi discusso di Piano di Zona che secondo Costantino Preziosi è fermo al palo e rischia di far perdere i fondi alla VII annualità che ammonterebbero a circa 250mila euro e destinati al pagamento dei collaboratori. Ma l’assessore Trezza ha presto ribattuto: “Ci occupiamo di 350 famiglia, fornendo tutta l’assistenza necessaria. Il Comune offre un servizio di cure domiciliari ad anziani e diversamente abili e si fa anche spesa dei costi di trasporto dei centri diurni. Per quanto riguarda la programmazione del PdZ con il nuovo anno avremmo la proroga per le risorse regionali e daremo il contributo del reddito di cittadinanza a 147 famiglie”.

A concludere la seduta, un ordine del giorno proposto da Giovanni D’Ercole in tutela del crocifisso nei luoghi pubblici. Proposta accolta favorevolmente dal parlamentino, meno che da Loris Gliatta che ha reputato il credo religioso un “… fatto più personale e soggettivo che non può essere paragonato ad un solo simbolo”.

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