Soltanto la matematica permette di poter ancora sperare, ma la razionalità ed i soliti errori societari che si ripetono puntualmente ogni anno e che vedono crollare la squadra nel momento cruciale della stagione, danno adito a ben altri pensieri.
Contro la squadra di Braglia rientrerà Dettori che ha recuperato dall’infortunio. Con lui ci sarà ancheDoudou che scontato il turno di squalifica ritroverà una maglia da titolare. Da verificare invece le condizioni di Ciotola. Purtroppo, l’Avellino sarà privo del proprio centravanti Sforzini. Appiedato insieme a Vaskò, per un turno, dal giudice sportivo. In avanti a questo punto potrebbe rivedersi Aubameyang, ma non è assolutamente da escludere un avanzamento di De Zerbi nel ruolo di ultimo terminale offensivo. Così, come avvenuto a Livorno. In occasione della gara disputata allo stadio ‘Picchi’.
L’Avellino è ormai con l’acqua alla gola, fallire l’appuntamento con i gialloblù significherebbe tornarsene mestamente in terza serie. Un disastro calcistico, che purtroppo, ci farebbe entrare nella storia. Cinque retrocessioni consecutive dal 95 ad oggi, tre sotto la gestione Pugliese. Tutti si augurano che l’esito quest’anno sia diverso, ma i fatti confermano che questo gruppo pure avendo dei valori, non è nella sua totalità adatto a disputare un campionato cadetto. La qualità c’è ed alcuni elementi presenti in organico avranno un imminente futuro radioso. Ma la tecnica, le buone doti non bastano, quando mancano un leader, l’esperienza ed il carattere che serve nel rush finale del campionato.