Avellino, Coldiretti: “Sarà una vendemmia eccellente”

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Il 19 maggio a Montemiletto

Di seguito la nota di Coldiretti Avellino sulla prossima vendemmia in Irpinia:

Le condizioni climatiche hanno creato le premesse per una vendemmia ottima dal punto di vista qualitativo in provincia di Avellino, con una produzione stimata in aumento del 10 per cento rispetto ai valori minimi dello scorso anno.

E’ quanto afferma la Coldiretti Avellino nel tracciare un bilancio a quasi un mese dall’inizio della vendemmia in irpinia. Quest’anno ci sono tutte le premesse per avere una vendemmia tra le migliori degli ultimi anni. Stando ai dati del Consorzio di Tutela vini d’Irpinia, l’annata 2015 è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto favorevole e la gestione dei vigneti non ha registrato particolari criticità.

Al momento siamo in piena fase di invaiatura e inizio maturazione, con condizioni climatiche molto buone. Fondamentali sono stati i mesi di luglio e agosto, caratterizzati da temperature alte con escursioni termiche tra giorno e notte molto importanti per la maturazione. Tutto ciò lascia prevedere un’ottima qualità delle uve. Previsto un aumento di circa il 10 per cento della produzione rispetto alla scorsa annata. Le condizioni climatiche, con il grande caldo, hanno accelerato i processi ma in Irpinia è ancora presto per parlare di vendemmia. Allo stato attuale si prevede circa una settimana di anticipo rispetto ai “normali” tempi di marcia. Le stime, dunque, saranno progressivamente definite perché molto dipenderà dall’andamento climatico delle settimane precedenti la raccolta. In ogni caso lo stato fitosanitario dei vigneti in provincia di Avellino è molto buono con assenza di situazioni di criticità e la qualità attesa è ottima.

“Quello della vendemmia – sottolinea il direttore di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda – è sempre uno dei momenti più attesi dell’anno e più importanti per l’intero territorio irpino. Il settore vitivinicolo è un punto di forza per la nostra provincia e il mercato dei vini a denominazione di origine vale oltre 110 milioni di euro, con una crescita, seppur contenuta, delle esportazioni rispetto al passato. Adesso, dobbiamo mettere in campo ogni azione utile per promuovere il vino irpino e guadagnare nuove fette di mercato, aumentando il valore aggiunto di un prodotto espressione autentica del nostro territorio”.

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