“Non è finita”. Claudio Foscarini non molla la presa sulla salvezza pur nel clima di contestazione e sconforto creatosi dopo il k.o. interno con il Cittadella.
“E’ vero, la classifica peggiora e non facciamo gol da quattro partite ma sono venuto qua per lanciare un messaggio – ha esordito il tecnico dell’Avellino nel post-gara mentre montava la delusione nell’ambiente biancoverde – non è tutto da buttare oggi perché per 70-75 minuti abbiamo tenuto testa, seppur con ingenuità pazzesche, a una squadra difficile da affrontare. Ripartirò da qui – ha aggiunto rilanciando – dobbiamo dare il massimo in queste ultime tre partite, mi auguro che una volta passata la delusione i tifosi tornino a darci una mano. La negatività ci sta tutta ma la squadra ha lanciato dei segnali”.
“Dopo l’1-0 è subentrato un certo scoramento – ha spiegato Claudio Foscarini – non meritavamo di andare sotto perché c’avevamo messo qualcosa in più di loro. Tutte le avversità abitano qui ad Avellino, anche l’infortunio di De Risio che stava facendo bene in questo periodo”.
Sotto accusa l’opacità della squadra a livello fisico. “Il Cittadella ha potuto proporre nove calciatori diversi rispetto alla partita precedente – ha ricordato Foscarini – io non posso permettermelo, non posso fare turnover”. Falasco ingenuo con il cartellino giallo rimediato allo scadere che gli farà saltare la trasferta di Ascoli: “Un gesto del genere mette in difficoltà la squadra – ha tuonato – recupero Ngawa e Marchizza ma atteggiamenti come quelli di Falasco non ci aiutano certo”.