Avellino, il circo si attenda in città ed è subito protesta tra gli animalisti

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Il circo si è attendato in città già da qualche giorno e subito sono partite le proteste e i presidi da parte degli animalisti, sia tramite i social, sia tramite qualche manifestazione informativa.

In particolare nelle giornate di domenica 2, sabato 8 e domenica 9 è stata organizzato uno sportello informativo, poco distante dalla zona dove è situato il circo, tramite il quale i volontari si avvarranno di volantini, megafono, striscioni e cartelloni per sensibilizzare il pubblico sulle condizioni di vita degli animali nei circhi e incoraggiare il boicottaggio degli spettacoli.

Gli aderenti all’iniziativa – che non rappresentato alcuna associazione in particolare – ritengono che gli animali debbano vivere liberamente nei loro habitat naturali senza essere posseduti né sfruttati dall’essere umano. Gli organizzatori, al fine di evitare sterili polemiche con il pubblico e con i circensi, consigliano di non indossare abiti o accessori di origine animale (ad es. cuoio o pellicce), di consumare solo snack vegetali e di lasciare a casa i propri animali da compagnia.

Sulla pagina Facebook in cui si apprende dell’iniziativa (Presidio contro il Circo Orfei ad Avellino l’8 ottobre 2016), si legge:

Rifiutiamo questo tipo di spettacolo, perché non rispettoso del diritto alla vita ed alla libertà di ogni essere senziente; rifiutiamo la prigionia, sia essa umana che animale. Vogliamo spezzare le catene: le catene che impediscono loro di muoversi e le catene dell’ignoranza umana, della totale incapacità di guardare agli animali con empatia.

Sempre più diffusi ed apprezzati sono gli spettacoli del “Circo Contemporaneo”: una nuova concezione del circo, rivoluzionario e poetico; tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown. Un mondo onirico fatto di musica, suoni e luci. Il corpo, l’arte, la poesia sono i protagonisti assoluti di questi spettacoli visionari. Questo è il circo che ci piace, l’unico in linea con una società che si definisce civile. Vogliamo un circo più umano, che metta in luce solo la bravura dei suoi artisti. Un circo senza animali.