di Claudio De Vito – La trattativa per il rinnovo del contratto di Luigi Castaldo vivrà il suo snodo cruciale nel corso di questa settimana. Giovedì infatti è previsto l’incontro tra l’attaccante di Giugliano, scortato dal suo agente Ernesto De Notaris, e il presidente Walter Taccone. Un summit per proseguire il matrimonio celebrato nel 2012, quando Massimo Rastelli lo ottenne per scalata alla Serie B.
L’uomo dei record in biancoverde (è il bomber più prolifico della storia dell’Avellino) ha riflettuto a lungo durante le vacanze con la sua famiglia decidendo di rilanciare dopo la proposta di prolungamento formulata dall’Avellino, altri due anni di contratto oltre la scadenza del 2019 a cifre spalmate. Castaldo è disposto ad abbassarsi l’ingaggio ma non alle condizioni di Walter Taccone che ha ricevuto la controproposta.
C’è pertanto la forte volontà del calciatore di trovare un accordo, naturalmente compatibile il più possibile con lo stipendio percepito attualmente. Castaldo ha compiuto un passo per venire incontro alla proprietà che ora dovrà compiere il suo affinché il rapporto vada avanti. La palla pertanto ora è nelle mani di patron Taccone il quale si trova davanti ad un bivio: trovare un accordo a metà strada o salutare il suo bomber.
La Casertana resta alla finestra con la sua vantaggiosa offerta: contratto fino al 2021, ingaggio più alto e a salire in caso di promozione in B oltre ad un futuro da dirigente che anche l’Avellino mette sul piatto. In caso di fumata nera, l’Avellino non avrebbe particolari pretese nel lasciarlo andare considerati i rapporti sia con i rossoblu che con il calciatore stesso.
Anche altri club in C si sono fatti avanti, ma Castaldo ha già rifiutato le loro offerte perché non ha intenzione di allontanarsi dalla Campania. L’Avellino resta la sua priorità. C’è la controfferta per sposare il biancoverde a vita: la fumata bianca è assolutamente possibile.