Gol, assist e sacrificio difensivo. La rinascita di Daniele Verde è a tutto campo, nel vero senso letterale dell’espressione. Applicazione totale, quella che ha fatto del folletto di Fuorigrotta un autentico fattore nelle ultime partite.
La sua esplosione con la maglia dell’Avellino è coincisa con l’arrivo di Walter Novellino in panchina. In quattro partite, Verde ha segnato tre volte con altrettante assistente all’attivo. Giù il cappello, ma anche la maschera per un calciatore di talento per troppe giornate nell’ombra complice una condizione fisica soltanto da poco ad un livello ottimale.
E allora la domanda sorge spontanea: cosa ci si dovrà aspettare d’ora in poi con un Verde al top? Mirabilie, scontato. Di assaggi però ce ne sono già e ne sanno qualcosa Ascoli, Benevento e Salernitana, ma anche il Bari ha saggiato la straordinaria capacità di mettere il compagno nelle condizioni di finalizzare da parte di Verde.
L’exploit di Verde, rappresentato ora dalla Sport Business Management che cura anche gli interessi di Marcello Trotta, non è passato inosservato agli occhi dei club di Serie A. Atalanta e Sassuolo infatti avrebbero già chiesto informazioni sul conto del fantasista di proprietà della Roma al suo entourage. Prima del passaggio in biancoverde anche il Napoli lo aveva cercato.
In ogni caso discorsi in piedi per un futuro anteriore perché Verde terminerà la stagione in prestito all’Avellino. In estate, la Roma lo ha ceduto in Irpinia in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. In più il club biancoverde incasserà un premio di valorizzazione di circa 300.000 euro al raggiungimento delle venti presenze. Grasso che cola per le casse societarie, al di là delle fortune sul versante meramente tecnico per la squadra.
E’ il momento del riscatto per Verde dopo una stagione piuttosto tribolata tra Frosinone e Pescara. Lui che esordì in Serie A da titolare con due assist in un Cagliari-Roma dell’8 febbraio 2015. Lui che è abituato ad essere decisivo per caratteristiche e allo stesso tempo spettacolare con la facilità di calcio del suo mancino. Daniele Verde è rinato con le coccole dell’Avellino.