L’Avellino arranca in pieno in tour de force, ma deve necessariamente trovare le forze per reagire alla quarta sconfitta di fila che pesa come un macigno sul morale del gruppo.
Dario Marcolin e i suoi uomini si ritroveranno in campo già questa mattina per proiettarsi alla delicata esterna di Pro Vercelli, la prima di due trasferte che con ogni probabilità decideranno il cammino salvezza dei lupi. Prima al “Piola” e poi a Lanciano, l’Avellino non può fallire il doppio appuntamento e iniziare ad interrompere la scia negativa in Piemonte sarebbe già un successo.
Contro la formazione di Claudio Foscarini, tecnico tradizionalmente ostico ai biancoverdi sulla panchina del Cittadella, sarà scontro diretto da affrontare al massimo delle energie mentali e fisiche. In più, Marcolin ha chiesto alla società di poter lavorare con la squadra su un campo in erba sintetica in modo da abituare i suoi calciatori al terreno di gioco del “Piola”.
Due le soluzioni in tal senso: partenza anticipata per il Piemonte (opzione Novarello) oppure trasferimento ad Ariano Irpino, dove lo stadio “Renzulli” offre la possibilità di allenarsi sul sintetico. Intanto D’Angelo e compagni alle 11:30 si ritroveranno al “Partenio-Lombardi” per il defaticamento a porte chiuse.
Marcolin dovrebbe contare nuovamente su William Jidayi per la trasferta vercellese. Il recupero del jolly ex Juve Stabia consentirebbe all’ex tecnico del Catania di sopperire all’assenza per squalifica di Angelo Rea in vista della conferma del 5-3-2. Da valutare invece i progressi di Davide Gavazzi che potrebbe strappare una panchina o rientrare direttamente a Lanciano.
Salvo nuovi acciacchi o infortuni, l’undici che scenderà in campo a Vercelli è praticamente già disegnato per linee sommarie da Marcolin che a centrocampo dovrebbe contare nuovamente su Paghera al posto di Arini. La coppia d’attacco sarà Castaldo-Tavano. Due, o al massimo tre, pertanto le novità dal primo minuto rispetto al match con il Trapani.