L’avvento in panchina di Walter Novellino come collante nel rapporto tra società e tifosi incrinatosi nelle ultime settimane a suon di striscioni esposti in città e in provincia. Bando alle divisioni e alle incomprensioni: è il momento di remare tutti dalla stessa parte per porre rimedio ad un avvio di stagione problematico.
Ieri è scoppiata la pace al Partenio-Lombardi, dove durante il primo allenamento di Novellino una delegazione del tifo organizzato si è intrattenuta con la dirigenza biancoverde. C’è stato un chiarimento tra le parti finalizzato a ricucire uno strappo diventato profondo a ridosso della gara col Pisa, preceduta dalle notti degli striscioni di contestazione.
Tutto rientrato dunque con l’ambiente ricompattato, auspicio espresso poco prima della pax club-tifosi dal direttore generale Massimiliano Taccone in conferenza. E nello spazio di poco tempo è stata siglata la pace che in questo momento storico del campionato rappresenta un’ulteriore arma per l’Avellino.
L’unione fa la forza in vista dei cinque impegni di dicembre, ma più a stretto giro in avvicinamento al doppio impegno casalingo con Ascoli e Benevento dal quale Novellino e i suoi uomini dovranno cercare di trarre il massimo. Poi la trasferta di Bari e un altro derby con la Salernitana con la chiusura dell’anno solare a casa del Latina.
La pace tra società e tifosi fa bene alla squadra, sostenuta a prescindere dall’ultimo al primo minuto allo stadio ma non proprio a suo agio nel clima di contestazione che non la riguardava direttamente. Acqua passata, è il momento della riconciliazione e dell’entusiasmo riportato dall’insediamento di Novellino con circa trecento tifosi ad assistere all’allenamento ieri.
L’Avellino riparte sì da Novellino, ma anche dal ripristino del feeling con la tifoseria. A queste condizioni, la risalita sembra meno ardua e la speranza del club è quella di riavere un Partenio-Lombardi gremito già a partire da sabato.