Claudio De Vito – L’Avellino è stato deferito al Tribunale Federale Nazionale per violazioni Covisoc legate al rilascio della Licenza Nazionale per l’ammissione campionato in corso.
L’accusa del Procuratore Federale della Figc è di “non aver corrisposto, entro il 24 giugno 2016, gli importi di cui ai debiti scaduti alla data del 31 marzo 2016 nei confronti di società affiliate a Federazioni estere, relativi a corrispettivi, anche variabili, dovuti per acquisizioni internazionali dei calciatori a titolo definitivo e temporaneo e comunque per non aver documentato alla Covisoc, entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento dei debiti scaduti alla data del 31 marzo 2016 dovuti nei confronti di società affiliate a Federazioni estere sopra indicati”.
In buona sostanza, l’Avellino incassa il deferimento per il caso Trotta archiviato a Losanna lo scorso 6 luglio. In quella occasione, il club biancoverde, rappresentato dal co-patron Michele Gubitosa ed il suo staff e dall’avvocato Eduardo Chiacchio, riuscì ad ottenere una soluzione bonaria del contenzioso con il Fulham, evitando la causa davanti al TAS. L’oggetto del contendere era il mancato accordo tra i due club rispetto alla cifra sulla quale applicare la percentuale di rivendita del calciatore (35%). Trotta fu venduto per 1.2 milioni al Sassuolo ma il Fulham sosteneva che l’importo fosse almeno il doppio. Di qui il contenzioso.
Secondo la Procura Federale, l’Avellino avrebbe violato i termini fissati ai fini del rilascio della Licenza Nazionale con il forte rischio di un punto di penalizzazione in arrivo nelle prossime settimane. La società di Piazza Libertà però ha già in serbo il ricorso in appello con valide ragioni annesse. L’Avellino infatti imposterà la propria difesa sul fatto di non aver potuto corrispondere alcun importo entro i termini stabiliti dalla federazione, dal momento che era in causa con il Fulham con tanto di udienza fissata a Losanna il 6 luglio.