Avellino Calcio – Toscano a Verona con due novità di formazione

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Claudio De Vito – Offrire una prestazione convincente e allo stesso tempo spazzare via i dubbi sollevati sul suo conto dalla piazza. E’ il duplice arduo compito che attende Domenico Toscano a Verona, prossima meta delle ambizioni di un Avellino ancora alla ricerca della sua giusta dimensione.

Il “Bentegodi” non è certo il palcoscenico più adatto per spezzare il digiuno di vittorie di inizio stagione, ma l’allenatore calabrese si aspetta dai suoi un ulteriore passo in avanti. Sul piano della personalità e del temperamento, i biancoverdi hanno mostrato di esserci contro il Trapani, ma in casa della corazzata di Fabio Pecchia servirà maggiore brillantezza sul piano del gioco se si vorrà tornare a casa imbattuti.

Una trasferta proibitiva dunque, con il Cittadella atteso in Irpinia a stretto giro ed il ritorno in Veneto una settimana dopo. Gli orizzonti di Toscano non possono non ampliarsi sul piano delle scelte riguardanti la formazione. L’imperativo d’ora in poi sarà assicurare una certa continuità di schieramento dal momento che il solo Lasik figura ai box (salterà la sfida con gli scaligeri per la botta al quadricipite rimediata lunedì), oltre ai soliti Migliorini e Molina.

Ecco allora che Toscano pare orientato a confermare in blocco difesa e attacco, con due novità a centrocampo sperimentate durante la seduta di questa mattina. In mezzo, tornerà capitan D’Angelo sull’interno destro con Gavazzi sul lato opposto del regista che sarà ancora Paghera.

Largo a sinistra Asmah, non al meglio la scorsa settimana, mentre a destra agirà l’imprescindibile Belloni. Per entrambi gli esterni si prevede un sabato di grosso sacrificio in aiuto ai centrali Gonzalez, Djimsiti e Diallo nel limitare i tre tenori dell’attacco gialloblu Siligardi, Ganz e Luppi. Due invece quelli del reparto avanzato biancoverde, Castaldo e Ardemagni, intenti questa mattina ad affinare un’intesa, che per ora si è intravista soltanto a sprazzi, sotto gli occhi di tutta la dirigenza capitanata dal presidente Walter Taccone.

Quarta panchina di fila per Verde che però potrebbe avere la sua chance in casa con il Cittadella. Il match del Bentegodi infatti non si presta ad una lettura sbilanciata dell’undici iniziale, quale quella generata dall’impiego del giovane fantasista partenopeo che troverebbe spazio davanti al pubblico amico per una gara nella quale l’Avellino dovrà inevitabilmente imporre i propri ritmi per sfatare il tabù casalingo.

Curiosità. Da ieri, Boris Radunovic – riappropriatosi dei pali dopo l’impegno con l’Under 21 – ha due spettatori speciali in tribuna durante gli allenamenti, vale a dire il papà Njegos ed il fratello Pavle, suo gemello che di mestiere fa l’attaccante (ha giocato nel Sindjelic di Belgrado, dopo essere cresciuto con Boris nel Rad, club della capitale serba).

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