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Avellino Calcio – Il “cannibale” che dorme col taccuino è pronto a dire sì

Claudio De Vito – Lo chiamano il “cannibale” perché in sei anni alla guida di tre squadre – Cosenza, Ternana e Novara – ha conquistato quattro promozioni, una Supercoppa di Lega Pro ed una Panchina d’Oro come miglior tecnico della Prima Divisione 2011/2012.

Domenico Toscano si appresta a celebrare il matrimonio con l’Avellino portando in dote nel suo curriculum il doppio salto di categoria (dalla D alla Prima Divisione) in Calabria, una promozione in B alla guida delle fere ed un’altra sulla panchina del Novara, guidata alla conquista della cadetteria nella passata stagione con Supercoppa annessa in bacheca.

A Terni in B anche due delusioni: l’esonero del dicembre 2013 che favorì l’avvento di Attilio Tesser e le dimissioni dello scorso settembre dopo appena quattro giornate di campionato. Salvo clamorosi colpi di scena o ripensamenti, per lui si spalancheranno le porte del Partenio-Lombardi.

Entro la prossima settimana sarà tutto definito, ma sono già giorni di trattative e contatti febbrili. Toscano dovrebbe firmare un biennale e ha sbaragliato la concorrenza di Roberto Boscaglia e Pasquale Marino, perché ritenuto dal presidente Walter Taccone e dai suoi collaboratori il profilo ideale per rassettare una difesa scompaginata negli equilibri e la più perforata insieme a quella dell’Ascoli a novanta minuti dal termine della stagione. Nell’annata 2012/2013, la difesa della sua Ternana risultò la quarta migliore del torneo cadetto.

Toscano il “cannibale”, ma anche l’uomo d’ordine di cui l’Avellino ha bisogno per ripartire. Non soltanto a livello strettamente tecnico, di campo, ma anche temperamentale. Il trainer calabrese è noto infatti per il suo carattere sanguigno e risoluto che combacia perfettamente con le pressanti esigenze tipiche di una piazza del sud.

Un “cannibale” con il taccuino sul comodino utile ad annotare eventuali pensieri e consigli che la notte può portare. E’ il segno particolare di Toscano, un tipo meticoloso, un perfezionista che ama ricamare e rifinire il suo disegno tattico improntato al 3-5-2 e, in alternativa, al 3-4-3, con il primo dominante nell’esperienza novarese valsa la Serie B.

Un nuovo corso è alle porte per l’Avellino con il terzo tecnico del post Rastelli che riceverà nelle proprie mani un organico prevalentemente giovane, in grado di supportare fino in fondo i ritmi infernali della Serie B. Intensità, solidità difensiva e personalità la ricetta di Toscano che dovrà rilanciare i lupi.

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