E adesso sono di nuovo in tanti, addirittura di più in virtù del varo del terzo modulo, il 4-3-3 sfalsato come lo definisce Domenico Toscano. Sì perché adesso l’Avellino gioca a tre in mezzo al campo e Niccolò Belloni di conseguenza va ad aggiungersi alla pattuglia di esterni offensivi, ben cinque, a disposizione del tecnico biancoverde.
In cinque per due posti sugli esterni – tre a destra e due sinistra in base alla regola del piede invertito – e in tre per il ruolo di boa centrale alla luce dei rientri di Benjamin Mokulu e Matteo Ardemagni. Stanno bene entrambi, scalpitano e si candidano per una maglia da titolare contro la Spal nel posticipo del lunedì di Halloween.
Abbondanza sì, ma anche impresa ardua scegliere per Toscano che, con la solidità difensiva acquisita grazie al passaggio allo schieramento a quattro nelle retrovie, non può permettersi di cambiare modulo per scontentare meno uomini possibili lì davanti. La tentazione dei due panzer in prima linea però è forte: si potrebbe ipotizzare un attacco con due arieti ed un fantasista come Daniele Verde capace di partire dall’esterno per poi accentrarsi.
Il rovescio della medaglia sarebbe la rinuncia agli esterni del tridente che nelle ultime tre partite hanno svolto un egregio lavoro di contenimento. Rinuncia piuttosto improbabile, questione di equilibri soprattutto in trasferta. Ecco perché la soluzione sarebbe quella della continuità con un riferimento di peso in posizione centrale. Non è escluso che Toscano punti dal primo minuto su Mokulu al posto di Castaldo, apparso esausto ad un certo punto della contesa con la Ternana. L’assenza per oltre un mese dai campi si è fatta sentire e la frattura di due costole può creare di tanto in tanto dei fastidi a livello respiratorio.
Ipotesi. Come quella relativa al versante destro del tridente. Belloni pare in vantaggio su Verde nella scala delle preferenze di Toscano. L’ex Ternana è più disciplinato tatticamente e risponde meglio alle esigenze del momento del tecnico biancoverde. A sinistra nessun dubbio su Mohamed Soumarè, in costante crescita e dotato della gamba necessaria per percorrere tutta la fascia a sostegno del terzino, che a Ferrara tornerà ad essere Patrick Asmah.
Il laterale ghanese tornerà a fare reparto con Alejandro Damian Gonzalez a destra e la coppia centrale composta da Berat Djimsiti e Marco Perrotta, quest’ultimo in piena ascesa da quando ha preso il posto dell’infortunato William Jidayi contro lo Spezia con buona pace di Layousse Diallo, finito addirittura in tribuna martedì sera.
Attesa anche la conferma del trio in mediana. Angelo D’Angelo è stanco ma non ha un sostituto naturale a meno che non si punti su Stephane Omeonga interno come nel finale di gara a Vicenza, Fabrizio Paghera si sta rivelando un valido frangiflutti nonostante l’eccessiva foga nei contrasti che lo espongono puntualmente a rischio cartellino e Richard Lasik è tornato in carreggiata dopo la sbandata di Novara. Oggi riposo per tutti. Il sintetico del Partenio-Lombardi accoglierà soltanto la pioggia che cade copiosa su Avellino.