L’Avellino e i suoi tifosi: a Montoro prove di riconciliazione

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Montoro, Claudio De Vito – Resettare tutto e ripartire insieme. Lo hanno fatto l’Avellino ed i tifosi del nuovo club “I Briganti di Montoro” inaugurato (con la presidenza onoraria del giudice Gianfranco Fiore) alla frazione Misciano ancora in piena digestione post derby. C’erano le più alte cariche dirigenziali a rappresentare il club biancoverde per lanciare un segnale di compattezza e metterci la faccia nel momento delicato.

C’era il presidente Walter Taccone che ha cercato di mascherare la forte delusione dietro qualche sorriso mostrato ai bambini e ai tifosi che hanno voluto farsi immortalare con lui. Il loro affetto come medicina per la ferita del derby ancora aperta. Presenti anche il direttore generale Massimiliano Taccone ed il direttore sportivo Enzo De Vito al fianco di Walter Novellino e di Marco Migliorini e Luca Lezzerini, squalificati dal giudice sportivo per aver reagito alla provocazione di Joseph Minala.

Reagire, appunto. E’ ciò di cui l’Avellino ha bisogno adesso, già a partire dalla trasferta di Pescara che non si presenta come una delle più semplici. Eppure il bagno di folla montorese qualcosa avrà certamente fatto scattare nella testa di Walter Novellino e dei suoi due calciatori, che avranno modo di riferire al resto della truppa il clima di riconciliazione respirato.

L’obiettivo è ripartire insieme come hanno sottolineato proprio Migliorini e Lezzerini, scuri in volto ma allo stesso tempo sollevati dal ricevere qualche pacca sulla spalla. Walter Novellino ha ribadito l’assunzione di responsabilità sulla gestione della partita appellandosi all’unione di tutto l’ambiente per riprendere la marcia. Un passo indietro da parte di tutti per guardare avanti.