Claudio De Vito – Il sospiro di sollievo tirato ieri alla ripresa degli allenamenti per le condizioni fisiche di Francesco Pisano permette ad Attilio Tesser di valutare seriamente la conferma in blocco della linea difensiva titolare a Vicenza. Ad eccezione dello squalificato Constantin Nica, saranno tutti a disposizione nel reparto arretrato con piacevoli problemi di abbondanza per i tecnico biancoverde.
Contro il Livorno rientreranno i vari Chiosa, Pucino e Rea, mentre William Jidayi è già tornato a presidio dell’area di rigore in occasione della trasferta vicentina. E lo ha fatto con buoni risultati insieme a tutti gli interpreti della difesa sia prima che dopo l’infortunio occorso a Pisano.
Privilegiare la continuità o destabilizzare l’optimum raggiunto al “Menti”. Il dubbio è amletico per Tesser che nell’ultima partita ha ricevuto segnali di solidità dalla coppia inedita di centrali Jidayi-Biraschi e, per quel che riguarda le fasce, soprattutto dal versante mancino percorso da un Visconti finalmente in stato di grazia dopo qualche errore di troppo ed un infortunio che lo ha tenuto fuori quasi due mesi.
Scontata la conferma dell’ex Cremonese, meno quella dell’assetto centrale in virtù del rientro di Chiosa, unico centrale dal piede sinistro a disposizione di Tesser. Il ventiduenne centrale ex Bari e Nocerina si è dimostrato elemento prezioso e polivalente per lo scacchiere difensivo di cui è diventato il perno centrale (con due pause largo a sinistra) a partire dalla gara con il Latina del 15 novembre.
Tesser dovrà scegliere se sacrificarlo per preservare l’equilibrio ritrovato nelle retrovie dove in zona centrale ci sono ben cinque uomini in corsa per una maglia da titolare. A destra invece non dovrebbe essere in discussione la nuova candidatura dello sfortunato Pisano, determinato a riprendersi la corsia che ha dovuto abbandonare sabato scorso. L’ex terzino del Cagliari si è dimostrato arcigno e dinamico nelle letture di reparto e farà certamente comodo anche contro il Livorno annunciato in Irpinia anch’esso con il tridente guidato da Daniele Vantaggiato.
Meglio abbondare che scarseggiare dicevano i latini, ma questa volta Tesser ha davvero l’imbarazzo della scelta per l’allestimento del muro difensivo da opporre agli amaranto. Privilegiare la continuità o cedere alla tentazione dei rientri: anche questo bivio sarà cruciale per il rilancio dell’Avellino.