Avellino Calcio – La terza via di Tesser: Insigne e Gavazzi uomini chiave del nuovo modulo

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Esigenze tattiche e di turnover allo stesso tempo. Sono giorni di studio matto e disperatissimo per Attilio Tesser che ieri pomeriggio sotto il diluvio del “Partenio-Lombardi” ha fatto capire di voler cambiare totalmente volto all’Avellino impegnato a La Spezia. Nessun disegno, soltanto una bozza di quella che potrebbe essere la conformazione della squadra biancoverde in Liguria sabato pomeriggio.

Privo di Nitriansky, influenzato, e di Biraschi, di ritorno soltanto oggi dallo stage con la B Italia ma comunque squalificato salvo un colpo di coda della Corte Sportiva d’Appello, Tesser ha imboccato con decisione la terza via, alternativa sia al 4-3-1-2 che al 3-5-2 finora praticati. Decisiva a tal fine la duttilità di Gavazzi che consentirà all’Avellino di presentarsi nel nido dell’aquila con le varianti 4-4-2 o 4-1-4-1. L’ex Ternana è pronto infatti a ricoprire il suo ruolo naturale, quello di centrocampista laterale, il terzo dell’esperienza irpina dopo quello di interno destro e sinistro e quello di trequartista. Fu proprio Tesser ad accentrarlo ai tempi di Terni, dove anche Zito imparò ad agire da mezzala.

Ora il suo mentore gli chiede un ritorno al passato – a Vicenza giocava da esterno nel 3-5-2 – per provare a sorprendere lo Spezia che, grazie al ritorno dal 1′ di Catellani, tornerà al 4-2-3-1 a trazione anteriore. Tesser deve scegliere se schierare i lupi con un atteggiamento speculare oppure con un altro più accorto volto a rimpolpare il centrocampo.

La prima soluzione è rappresentata dal 4-4-2 (o 4-4-1-1) che in fase di possesso diventa automaticamente un 4-2-3-1 a tutti gli effetti con il trio Gavazzi-Insigne-Zito alle spalle dell’unica punta Trotta e la coppia di mediani Jidayi-Arini a fare da scudo davanti alla difesa composta da Nica, Rea, Ligi e Chiosa, quest’ultimo largo a sinistra con compiti di sola copertura per coprire le spalle a Zito. Con questa disposizione, Tesser in avanti unirebbe l’utile e il dilettevole, vale a dire far riposare Tavano in ottica tour de force e avvicinare Insigne al terminale offensivo Trotta nel ruolo di seconda punta a lui più congeniale come ha dimostrato l’annata di Reggio Calabria.

La seconda opzione prevede l’inserimento di un mediano, D’Angelo, per un esterno, Zito, allo scopo di creare densità in mediana al cospetto di abili palleggiatori come Juande, Brezovec e Catellani. Nel 4-1-4-1 che ne viene fuori, Jidayi farebbe da play-maker basso con D’Angelo ad affiancare Arini davanti all’ex Juve Stabia. Sulle corsie esterne, Tesser sfrutterebbe il mix di tecnica e gamba assicurato da Insigne a destra e Gavazzi a sinistra a supporto di Trotta. Con questi nuovi equilibri instaurati tra mediana e attacco, la difesa sarebbe impostata con Visconti a sinistra alla luce del maggiore equilibrio tra le due fasi garantito da Gavazzi su quel lato. Chiosa, di conseguenza, giocherebbe al centro con Rea consentendo a Ligi di rifiatare dopo sette giornate non stop a battagliare con gli attaccanti avversari.

Si aprono dunque nuovi orizzonti tattici per Tesser in vista del delicato confronto con lo Spezia, che sarà affrontato con una rinnovata veste tattica finalizzata ad una maggiore imprevedibilità nello sviluppo del gioco affidata ai piedi di Insigne e Gavazzi. Un taglio netto col passato per rendere roseo il futuro.

 

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