La legge degli ex è micidiale per la Ternana: l’Avellino fa festa nel deserto

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di Claudio De Vito. Un gol per tempo degli ex di turno castiga la Ternana superata da un Avellino irresistibile nel deserto del Partenio-Lombardi. Albadoro e Di Paolantonio sono le firme del 2-0 biancoverde maturato in avvio con l’imperioso stacco di testa dell’attaccante e suggellato nel finale dal centrocampista su calcio di rigore. Un match giocato in un clima surreale, ma nonostante tutto vibrante con numerose occasioni da una parte e dall’altra.

Capuano rispolvera Bertolo complice il forfait di Morero e lancia per la prima volta dall’inizio Garofalo a causa dell’assenza di De Marco. Per il resto è l’Avellino di Bari con Micovschi e Izzillo, nuovamente avanzato sulle trequarti, a supporto di Albadoro. La Ternana replica a specchio con le novità Bergamelli in difesa e Proietti in mediana. Partipilo e Ferrante gli interpreti dell’attacco di Gallo.

Primo tempo – Sotto gli occhi del presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli e del neo patron Angelo D’Agostino, l’Avellino prova in un amen a squarciare il silenzio. Dopo 25 secondi infatti Celjak pesca tutto solo in area Izzillo che fallisce clamorosamente l’appuntamento con il vantaggio immediato facendosi respingere il piazzato da Iannarilli. Poco dopo invece i lupi invocano il penalty per un tocco sospetto con il braccio di Parodi, sulla giocata volante di Parisi, che il direttore di gara valuta attaccato al corpo. La Ternana replica alla sfuriata iniziale dei padroni di casa prima con Mammarella che calcia dalla distanza in maniera innocua per Dini il quale però deve alzare sopra la traversa il tirocross di Ferrante, e ancora con Parodi che carica il destro sugli sviluppi del primo corner del match ma il pallone si perde sul fondo.

Finisce in porta invece il colpo di testa di Albadoro che al 12′ porta l’Avellino in vantaggio. Di Paolantonio pennella dalla destra per l’attaccante che svetta in mischia con uno stacco poderoso sul quale Iannarilli questa volta non può nulla. Il terzo urlo di fila dell’ariete partenopeo rompe il ghiaccio al Partenio-Lombardi suggellando l’avvio determinato della formazione di Capuano. Da un ex di turno all’altro, Paghera, che prova a farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi con un fendente dalla distanza che sorvola la traversa non di molto.

Al 25′ invece è sontuosa l’uscita di Dini che salva tutto su Ferrante sbucato a tu per tu davanti al portiere dopo la torre in mischia del solito Paghera, che un minuto dopo si presenta in area e prova ad indirizzare sul palo lontano la sfera che sbatte sul braccio di Laezza anche in questo caso valutato dall’arbitro attaccato al corpo. Il vantaggio ha paradossalmente paralizzato l’Avellino e galvanizzato l’avversario che attacca a spron battuto. Troppo basso il baricentro degli uomini di Capuano che riescono ugualmente a chiudere la prima frazione in vantaggio. Prima dell’intervallo però uno scontro aereo fra Laezza e Bertolo regala un brivido per fortuna senza particolari conseguenze.

Secondo tempo – Almeno nell’immediato perché Laezza rimette piede in campo dagli spogliatoi salvo poi arrendersi al 3′ lasciando il posto a Zullo. Poco prima Ferretti aveva rimpiazzato Izzillo conferendo all’Avellino un atteggiamento più offensivo. Il primo squillo della ripresa è di marca rossoverde con un rasoterra da fuori area di Palumbo che chiama Dini alla presa centrale. Al 7′ invece chance più ghiotta per Partipilo che lanciato a rete in area da ottima posizione calcia malamente masticando la conclusione con il mancino. C’è però anche l’Avellino che si fa vedere al 10′ con Micovschi che addomestica in area ed incrocia con il sinistro che Iannarilli disinnesca sul primo palo.

Ci vuole invece un super intervento di Illanes all’11’ per strozzare l’urlo in gola a Parodi, che sull’imbucata dalla sinistra di Mammarella beffa Dini pizzicando il pallone di testa ma l’argentino è ben appostato sulla linea e sventa la minaccia in angolo. Episodio simile al 14′ sul fronte opposto con il neo entrato Rizzo che dal fondo chiama Iannarilli alla smanacciata sotto la traversa, il pallone poi balla sulla linea dove interviene l’onnipresente Paghera che spazza in angolo. Marilungo e Vantaggiato sono le mosse di Gallo per provare a raddrizzare il risultato e al 22′ proprio Vantaggiato viene strattonato in area da Illanes in ritardo: l’arbitro lascia ancora proseguire.

La Ternana protesta, l’Avellino invece rilancia e va vicino al raddoppio in campo aperto con Pozzebon che però in area controlla male e conclude anche peggio sparando addosso a Iannarilli uscito provvidenzialmente alla disperata su di lui. I lupi non chiudono i giochi e rischiano grosso al 33′ quando Palumbo si incunea in area e cerca con il sinistro la buca d’angolo che non trova di un nulla. L’Avellino rischia ma resiste e finalmente trova il gol della sicurezza con Di Paolantonio su calcio di rigore. Paghera tira giù Ferretti e manda sul dischetto il capitano che rifinisce il castigo degli ex di turno per la Ternana. Può bastare così al Partenio-Lombardi: l’Avellino riprende la corsa nel silenzio.

Avellino-Ternana 2-0, il tabellino

Marcatori: 12′ pt Albadoro, 42′ st rig. Di Paolantonio.

Avellino (3-4-2-1): Dini; Illanes, Laezza (3′ st Zullo), Bertolo (13′ st Rizzo); Celjak, Di Paolantonio, Garofalo, Parisi; Micovschi (13′ st Rossetti), Izzillo (1′ st Ferretti); Albadoro (13′ st Pozzebon).

A disp.: Tonti, Pellecchia, Rossetti, Njie, Evangelista, Federico. All.: Capuano.

Ternana (3-5-2): Iannarilli; Russo, Sini, Bergamelli (18′ st Damian); Parodi, Paghera, Proietti (18′ st Vantaggiato), Palumbo, Mammarella; Partipilo, Ferrante (18′ st Marilungo).

A disp.: Tozzo, Marcone, Verna, Diakité, Furlan, Mucciante, Torromino, Nesta, Salzano. All.: Gallo.

Arbitro: Zufferli di Udine. Assistenti: Gualtieri di Asti e Massimino di Cuneo.

Note: gara giocata a porte chiuse su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ammoniti 24′ st Parodi, 30′ st Rossetti per gioco scorretto, 34′ st Illanes, 34′ st Palumbo per comportamento non regolamentare, angoli 5-9, recuperi 2′ pt e 5′ st.