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Avellino Calcio – Tavano, la tradizione col Brescia per spezzare il lungo incantesimo

E’ stato sempre un osservato speciale per le difese di tutta Italia, dalla Serie A alla B, per la sua capacità di segnare attaccando la profondità. Lo è stato principalmente con le maglie di Empoli e Livorno, ma continua ad esserlo tutt’ora a 36 anni suonati con la maglia dell’Avellino.

In Irpinia però Francesco Tavano non è riuscito ancora a trovare la via del gol in campionato dopo sette giornate, alle quali vanno sottratti i novanta minuti di assenza a Cagliari. Pertanto, con l’etichetta di osservato speciale si sposa alla perfezione quella di uomo più atteso, dalla società e dai tifosi che non vedono l’ora di gioire.

L’augurio di tutto l’ambiente biancoverde è che possa farlo già da questa sera contro il Brescia, bersaglio preferito del bomber casertano che ha fatto male alle rondinelle ben undici volte in carriera. La sfilza di dolori per i bresciani iniziò nella stagione 2008/2009, quando Tavano indossava la casacca amaranto del Livorno. Furono cinque le segnature tra andata, ritorno e doppia finale play-off. Le sei restanti reti con l’Empoli: un acuto nell’annata 2011/2012, due in quella successiva e tre nell’ultimo campionato cadetto empolese (2013/2014).

Insomma, il Brescia fa gli scongiuri ogni volta che incrocia il miglior marcatore in attività della Serie B con 116 sigilli. Ad inseguirlo nella speciale classifica proprio l’uomo simbolo della formazione bresciana Andrea Caracciolo. L’airone si trova attualmente al terzo posto, alle spalle di Daniele Cacia, con 95 gol, l’ultimo realizzato domenica a Como, ma non potrà tenere testa, almeno full time, questa sera all’attaccante dei lupi, il quale a sua volta non ha proprio voglia di cullarsi sulle eroiche gesta del passato.

Occorre infatti porre fine quanto prima al digiuno in campionato che dura dal 23 novembre dello scorso anno, data del blitz empolese a Parma al quale Tavano contribuì. A Livorno, i fischi del suoi vecchi tifosi hanno stimolato Tavano in veste di assist man per il compagno di reparto Trotta. La tradizione favorevole contro il Brescia invece potrebbe offrire nuova linfa alle sue straordinarie doti di predatore dell’area di rigore.

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