Un incontro chiarificatore concluso tra sorrisi e strette di mano. Nel pomeriggio, Giorgio Parretti ha fatto visita al patron dell’Avellino Walter Taccone per far rientrare qualche malumore emerso negli ultimi tempi relativamente alla posizione del suo assistito Marco Chiosa.
L’agente torinese ha atteso la fine dell’allenamento odierno per sgonfiare, ammesso che fosse mai esistito, il caso Chiosa. Soltanto un focolaio polemico innescato dal malcontento esternato lo scorso week-end da Parretti al portale tuttoavellino.it in risposta ad alcune affermazioni di carattere fisico sul giovane difensore rese da Attilio Tesser per giustificarne lo scarso impiego.
Parretti, che ha preferito non commentare la sua visita al “Partenio-Lombardi”, ha garantito a microfoni spenti di essere sbarcato in Irpinia per un colloquio cordiale. Alla luce dell’uscita in pubblico di replica a Tesser, appare chiaro tuttavia come il faccia a faccia con la dirigenza biancoverde sia servito per far rientrare la querelle in modo da mettere il calciatore di proprietà del Torino nelle migliori condizioni mentali per proseguire la stagione.
Dunque nessun caso e nessun ritorno alla casa madre granata già a gennaio come aveva ipotizzato lo stesso Parretti che cura anche gli interessi di Davide Gavazzi. Fu proprio Parretti ad accelerare la doppia trattativa con Torino e Sampdoria rispettivamente per il difensore classe ’93 ed il centrocampista ex Ternana a inizio luglio.