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Avellino Calcio – Taccone valuta le offerte: dal Lazio la più concreta

Claudio De Vito – “Ci sono tre offerte scritte, erano quattro, una delle quali soltanto verbale e poi c’è quella di D’Agostino che al momento è congelata. Nel momento in cui iscrivo la squadra vado avanti da solo, se qualcuno invece mi darà un aiuto a farlo parteciperà con me alla gestione, preferibilmente irpino malauguratamente uno che viene da fuori, importante, molto importante”.

Così ha parlato Walter Taccone, che in giornata ha salutato Michele Gubitosa dopo le firme che gli hanno consentito di mettere le mani sul restante 20% in mano all’imprenditore di Montemiletto senza sborsare un euro. Angelo D’Agostino ha frenato, anche se non si è disinteressato del tutto ad un ingresso in società, ed allora il patron dell’Avellino avrebbe intensificato i contatti con uno dei tre acquirenti.

La pista più accreditata – secondo voci che rimbalzano dal Lazio – sarebbe quella incarnata da Angelo Ferullo, presidente del Latina per quaranta giorni da fine dicembre fino ai primi giorni di febbraio. Imprenditore edile e nel ramo turistico, oltre che già direttore generale della Lupa Roma, Angelo Ferullo potrebbe dire sì a Walter Taccone e potrebbe farlo come socio di maggioranza con una quota dell’80%.

Seppur per poche settimane, l’ex massimo dirigente nerazzurro ha partecipato al flop Latina, rimediando anche quattro mesi di inibizione a inizio maggio a causa di irregolarità amministrative dalle quali è scaturita la penalizzazione di cinque punti che spedito in Lega Pro anzitempo la formazione di Vincenzo Vivarini.

Angelo Ferullo si insediò nel sodalizio di Piazzale Prampolini alla vigilia di Latina-Avellino (ultima gara d’andata del torneo appena concluso) con una cordata composta tra gli altri dall’imprenditore Benedetto Mancini, diventato patron ad aprile dopo il fallimento del club.

Un girone dopo, out come dirigente, Angelo Ferullo ha assistito al match salvezza dei lupi al Partenio-Lombardi il 18 maggio. Ecco allora che verrebbe svelato l’arcano sulla sua presenza allo stadio in quella occasione. “Sono stato ad Avellino perché sono amico del presidente Taccone. Mi hanno invitato sugli spalti e non sono stato certo seduto vicino a Mancini” ha fatto sapere a distanza di qualche giorno.

Ora per lui potrebbero spalancarsi le porte dell’Irpinia al fianco di Walter Taccone, il quale in minoranza deterrebbe il ruolo di amministratore unico con il potere decisionale nelle sue mani. La trattativa sarebbe in piedi da diversi giorni e le parti in causa potrebbero dirigersi presto verso la stretta finale. I colpi di scena sul fronte societario non si esauriscono mai. Walter Taccone solo al comando, ma potrebbe starci ancora per poco.

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