La convocazione nell’Under 21 belga di Samuel Bastien ha fatto improvvisamente schizzare alle stelle l’orgoglio in casa Avellino. Il gioiellino biancoverde è stato chiamato a corte per la prima volta da Vincenzo Scifo per le gare di qualificazione a Euro 2017 contro Moldavia e Montenegro del 23 e 28 marzo. L’intuizione avuta la scorsa estate sul folletto classe ’96 è il frutto di un lavoro di squadra del quale il presidente Walter Taccone va fiero.
“Ci tengo a precisare che io ho chiuso soltanto la trattativa con l’Anderlecht – rimarca il patron biancoverde a Irpinianews – il ragazzo è arrivato su segnalazione dei nostri due direttori che vigilano a 360 gradi sul mercato. Sono loro a seguire i calciatori nei vari tornei internazionali, al Torneo di Viareggio e con le Nazionali giovanili. Naturalmente poi occorre il benestare dell’allenatore. Quando c’era Rastelli, abbiamo avuto qualche ragazzo in prova che non ha superato il vaglio del mister”.
Funziona così il filo diretto dell’Avellino con il Belgio destinato ad espandersi nella vicina Olanda. Taccone infatti svela nuovi scenari sul mercato internazionale pronto a consolidare il già forte appeal della società biancoverde. “Abbiamo nel mirino calciatori di squadre belghe e olandesi – rivela il massimo dirigente del sodalizio di Piazza Libertà – periodicamente fisso appuntamenti a Bruxelles con i procuratori che seguono da vicino i nostri giovani obiettivi. All’estero, l’Avellino ha un’ottima reputazione. E’ ritenuta una società molto seria perché mantiene sempre gli impegni con polizze fideiussorie e ha dimostrato negli anni di saper lavorare con i giovani. Ecco perché ce li cedono ben volentieri”.
Non solo l’Anderlecht, club di punta del panorama calcistico belga. “Abbiamo rapporti con due o tre squadre – spiega Taccone che proprio al settimana scorsa è volato in Belgio per un aggiornamento sui potenziali affari in proiezione 2016/2017 – inoltre c’è più di un procuratore che collabora con la nostra società. In realtà si tratta di veri e propri gruppi di aziende che gestiscono vari calciatori. Ne abbiamo un paio interessanti nel mirino per la prossima stagione”.
A loro potrebbe aggiungersi proprio Bastien, attualmente in prestito in Irpinia con la formula del prestito con diritto di riscatto. “Ho parlato con l’amministratore delegato dell’Anderlecht per fare in modo che Samuel resti con noi – confessa Taccone – l’impresa è ardua perché la cifra per riscattarlo è elevata. Sto premendo per abbassarla e devo dire che ho ricevuto risposte positive in tal senso. Sono fiducioso”.
E se il centrocampista tascabile cresciuto nei biancomalva dovesse essere riscattato a fine stagione? “Più di una squadra in Europa ha mandato osservatori per seguirlo” sottolinea Taccone. “E’ chiaro che una volta acquisito il cartellino del calciatore saremo liberi di trattare alle nostre condizioni – aggiunge – non escludo eventualmente anche una cessione a titolo definitivo ad un top club che però ci lascerebbe il ragazzo in prestito per una stagione. Sarebbe la soluzione ideale per noi”.
Belgio e ora anche Olanda. Il sistema Avellino, o meglio la rete allestita dalla dirigenza biancoverde con le agenzie di procuratori del posto, fa scuola in Italia, dove ancora nessun club ha pensato di puntare le antenne verso un bacino del Nord Europa fertile di talento e prospettiva.
“Probabilmente le società di blasone preferiscono puntare su calciatori già affermati” è il pensiero di Taccone che inquadra la strategia societaria: “L’Avellino invece va a caccia di talenti per valorizzarli, non dimentichiamo che abbiamo una serie di calciatori di proprietà e questo è un fatto importante al giorno d’oggi. Ci sono squadre in lotta per la Serie A che non possono far leva su questo fattore. La nostra linea è fare investimenti anno per anno e fare in modo che i giovani si mettano in mostra. E’ quanto vorrei far capire ai nostri tifosi: facciamo grossi sacrifici per acquisire la proprietà dei cartellini”.