di Claudio De Vito – L’Avellino fatica a muovere i primi passi verso il futuro con Walter Taccone ancora alle prese con la grana tecnico ed una questione societaria tutta in divenire. La campagna abbonamenti rappresenta un mattoncino dal quale ripartire in un clima generale di scetticismo per via dei tanti tasselli ancora da sistemare in sede di programmazione.
“La prossima settimana definirò tutto – ha annunciato il massimo dirigente del club biancoverde – si saprà se andrò avanti da solo, con un socio di minoranza o maggioranza. Non c’è nessun interlocutore privilegiato: chi metterà i soldi e verrà davanti al notaio entrerà in società”.
Out Gravina, poi Lombardi e le piste estere. Dalla lista si possono depennare anche altri nomi di potenziali acquirenti interessati all’Unione Sportiva: “D’Agostino? Non ho mai parlato con lui di un ingresso in società. Samorì? Ci siamo visti un anno fa per motivi politici, è un discorso vecchio e ha un’idea di calcio diversa dalla mia. Ho chiesto a chi è interessato ad entrare di muoversi”.
La rassicurazione sull’esposizione debitoria. “Il 95% dei debiti è con Equitalia e Agenzia delle Entrate – ha spiegato a chiare lettere il patron – il primo obiettivo dei miei collaboratori è un piano di rientro. Dopo l’iscrizione sarà necessario un piano di ristrutturazione inserendo anche la multa della Guardia di Finanza con una certa cifra annua non sofferente”.
Intanto però il vuoto in panchina aspetta di essere colmato. “Incontrerò mister Foscarini lunedì – ha detto Walter Taccone – non ci sentiamo da giorni e adesso sta seguendo le finali Primavera. Lunedì prenderemo una decisione. Chi verrà dovrà adeguarsi”. “Abbiamo tutto pronto – ha rilanciato – lo staff è tutto organizzato, al momento resto io con il direttore sportivo”. Ritiro ad Ariano Irpino, ci siamo: “La mia decisione è rivolta lì, parleremo con chi di dovere per organizzare tutto”.