La tifoseria biancoverde è finita nella black list del Viminale dopo l’esposizione di uno striscione nel settore ospiti del “Romeo Menti” al termine dei novanta minuti.
Vicenza-Avellino è stata archiviata con lo 0-0 maturato sul campo, ma i risvolti sul piano della giustizia sportiva e l’accesa dialettica tra le tifoserie delle due squadre continuano a tenere banco.
Il giudice sportivo ha già sanzionato il coast to coast tra la curva vicentina e Roberto Insigne con ammende rispettivamente di 4000 e 1500 euro, ma all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive non è sfuggito lo striscione apparso nel settore ospiti del “Romeo Menti” al termine della partita.
“L’Osservatorio – recita la nota dell’organismo del Ministero degli Interni addetto alla vigilanza del rischio – nel rimarcare il deplorevole comportamento posto in essere dai tifosi dell’Avellino, con l’esposizione di uno striscione offensivo di grandi dimensioni, in occasione della gara “Vicenza – Avellino” del 20 febbraio 2016, attiverà il costante monitoraggio del contegno della predetta tifoseria in occasione dei prossimi incontri della compagine di riferimento al fine di considerare, in caso di reiterazione di condotte deprecabili, la possibilità di proporre al CASMS l’adozione di provvedimenti di rigore”. Una sorta di avvertimento giunto direttamente dal Viminale, che non farà sconti alla prossima occasione.
L’Osservatorio ha inoltre ravvisato un elevato profilo di rischio per la gara del prossimo 5 marzo con lo Spezia. La lente di ingrandimento sull’incontro fu azionata anche all’andata alla luce del fresco precedente dei play-off caratterizzato da qualche intemperanza scoppiata in tribuna con alcuni sostenitori locali che si scagliarono contro la delegazione di dirigenti e calciatori dell’Avellino. Il Gruppo operativo per la sicurezza si riunirà la prossima settimana per adottare tutte le misure raccomandate dall’alto.