Il marzo delle verità è iniziato sotto i peggiori auspici per l’Avellino che a partire del match con lo Spezia proverà a sfruttare il fattore campo per l’assalto ai play-off. L’impegno con le aquile di Domenico Di Carlo è infatti il primo di tre casalinghi nel giro di un mese. A Pasqua la deadline delle ambizioni biancoverdi che passeranno innanzitutto dal bivio con i liguri.
Attilio Tesser punta sulla ricomposizione della coppia gol pesante Mokulu-Castaldo, quest’ultimo al rientro dopo tre turni di assenza forzata. Torna dal 1′ anche Pisano che si riprenderà la fascia destra dalle mani di Pucino. Confermato il resto della linea difensiva con Chiosa esterno sinistro e Jidayi-Biraschi tandem d’acciaio centrale. A centrocampo dubbio Gavazzi: se non dovesse farcela è pronto Sbaffo come trequartista con Bastien arretrato in mediana.
Spezia col 4-3-3 per l’ottava volta di fila dal primo minuto. Di Carlo deve fare a meno di sei elementi, Catellani e Situm su tutti, e cambia a centrocampo dove Pulzetti usufruisce di un turno di riposo in favore della titolarità di Acampora. Sarà l’unica novità rispetto all’1-1 con il Cesena. In avanti, largo ancora a Calaiò con Ciurria e Piccolo esterni dotati di dinamismo ed inventiva.
Le probabili formazioni del match (fischio d’inizio alle 15):
Avellino (4-3-1-2): Frattali; Pisano, Jidayi, Biraschi, Chiosa; Paghera, Arini, Gavazzi; Bastien; Mokulu, Castaldo.
A disp.: Offredi, Nica, Tavano, D’Angelo, Pucino, Visconti, Joao Silva, Sbaffo, Migliorini.
All.: Attilio Tesser.
Squalificati: Insigne.
Indisponibili: nessuno.
Ballottaggi: Gavazzi-Sbaffo 55%-45%.
Spezia (4-3-3): Chichizola; De Col, Postigo, Terzi, Migliore; Acampora, Errasti, Sciaudone; Piccolo, Calaiò, Ciurria.
A disp.: Sluga, Valentini, Juande, Nenè, Kvrzic, Vignali, Misic, Tamas, Pulzetti.
All.: Domenico Di Carlo.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Canadjija, Catellani, Crocchianti, Martic, Okereke, Situm.
Ballottaggi: Calaiò-Nenè 55%-45%.
Arbitro: Daniele Chiffi della sezione di Padova.
Assistenti: Stefano Liberti della sezione di Pisa e Giuseppe Borzomì della sezione di Torino.