Da depressa del girone d’andata a regina del ritorno. E’ lo status che rende l’idea della metamorfosi dell’Avellino passato da bruco a farfalla con la cura Novellino. Con l’impresa di Cittadella, i biancoverdi hanno scavalcato sia Spezia che Frosinone (ferme a quota dieci insieme al Benevento) al vertice della classifica del post giro di boa.
Ieri il pari beffa dei liguri contro il Trapani allo scadere, nel pomeriggio di oggi invece i ciociari non sono andati oltre il pari a reti inviolate a Pisa. Un primato che l’Avellino potrebbe condividere con la Spal se la formazione di Semplici dovesse espugnare Verona nel Monday Night di lusso della 26^ giornata.
Tre vittorie, due esterne ed una in casa proprio contro il Verona, e due pareggi fanno undici punti in cinque gare del 2017 per l’Avellino complessivamente ha collezionato sette risultati utili di fila per un totale di quindici punti. I numeri non mentono: l’armata Novellino si è messa alle spalle un bel po’ di formazioni e adesso non teme nemmeno lo spauracchio di un’eventuale penalizzazione del calcioscommesse a marzo.
Quattro punti sulla quintultima posizione, sette sulla terzultima e, con lo sguardo proiettato verso l’alta classifica, cinque lunghezze di distacco dalla zona playoff. L’Avellino non si pone limiti da squadra che di partita in partita consolida le proprie conquiste di livello tattico e caratteriale. E in più c’è il fattore cinismo-concretezza emerso con forza ieri tra le mura del “Tombolato”.
I numeri premiano i lupi attesi ora dal tour de force di tre partite in otto giorni con Vicenza, Pro Vercelli e Perugia. Due sfide con dirette concorrenti per la salvezza e dulcis in fundo un confronto con gli umbri che potrebbe valere lo sfondamento nella classifica di un certo rilievo a ridosso delle big della zona promozione.