Nonostante lo scambio di raid e atti di goliardia avessero fatto temere un’impennata della tensione per il giorno della partita, il derby tra Avellino e Salernitana si è disputato all’insegna della correttezza più assoluta tra le due tifoserie.
Il servizio d’ordine con oltre duecento agenti sul territorio pianificato dalla Questura di Avellino è stato impeccabile in tutte le fasi dell’evento, dall’afflusso al deflusso dei tifosi.
Sin dalla mattinata, le forze dell’ordine hanno presidiato i punti sensibili dell’autostrada Salerno-Avellino che dopo mezzogiorno è stata percorsa dalla carovana dei tifosi salernitani.
Gli ottocento supporters granata sono arrivati al Partenio-Lombardi a scaglioni senza intoppi sia in ingresso che in uscita dal settore ospiti. Massiccia la presenza dei reparti mobili di polizia di stato e carabinieri posizionati in tutta l’area che circonda lo stadio per vigilare sul regolare svolgimento delle operazioni di accesso all’impianto.
Il tutto si è svolto nella massima tranquillità, avendo i sostenitori irpini raccolto alla lettera gli appelli a recarsi in anticipo allo stadio.
Poco dopo le 14, infatti, la maggior parte dei tifosi era già sugli spalti per prepararsi alla coreografia di inizio partita con la sciarpata che ha coinvolto tutti i settori. Tra cori e sfottò nella regola del derby, la partita è scivolata via nel fair play più assoluto agevolato dal lavoro delle forze dell’ordine di concerto con le due società.