DIARIO DAL RITIRO/ Radunovic infiamma la torcida: “Qui tifosi come in Serbia”

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Da Sturno, Claudio De Vito – Vent’anni soltanto ma la personalità è quella di un trentenne. Boris Radunovic si presenta con tanto carattere da vendere. All’apparenza il gigante venuto dall’Atalanta è glaciale, ma dentro ha il fuoco sacro di chi vuole emergere alla prima esperienza tra i grande.

“Mi piace questa piazza, ho visto i video dei tifosi: sono calorosi come in Serbia” ha esordito Radunovic, ragazzone di un metro e novantaquattro carico a mille ma in imbarazzo davanti a telecamere e taccuini. “Le prime impressioni sono assolutamente positive – ha spiegato – voglio far bene in Serie B per andare in A. Ho più di quaranta partite tra campionato e coppa per tentare il salto”.

L’Avellino lo ha ingaggiato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto dall’Atalanta dandogli la possibilità di imporsi nella competizione con Pierluigi Frattali, duello per la titolarità aperto a tutti gli scenari. “E’ un ottimo portiere – ha sottolineato riferendosi al compagno di reparto – con lui divido la camera in albergo. Tra di noi c’è una bella competizione”.

“Quando mi è stato detto di poter venire ad Avellino sono stato subito contento – ha rivelato Radunovic – sono arrivato in un grande club. C’è un bel gruppo e mi sento importante. All’Atalanta avevo Sportiello davanti, qui posso giocare più partite”.

 

 

 

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