Claudio De Vito – La Valle Caudina epicentro di affetto e calore verso l’Avellino, a sua volta motore di passione che accende l’entusiasmo dei tifosi della provincia. La società biancoverde è stata di parola portando la squadra nella ‘periferia’ del territorio irpino, al confine con il beneventano.
Lo farà anche il 3 giugno a Teora, ma intanto dirigenti, staff tecnico e calciatori dell’Unione Sportiva si godono il bagno di folla festante che li ha letteralmente sommersi, quasi senza respiro in cambio di coccole e sorrisi.
All’apparenza, è sembrata una semplice amichevole di fine stagione con tanto di inaugurazione del Club Lupi Valle Caudina in quel di San Martino. All’apparenza appunto. La sgambata delle seconde linee con il Cervinara fresco di salto in Eccellenza ha significato ben altro per l’Avellino trascinato nel fango del calcioscommesse.
Per Walter Taccone e Michele Gubitosa infatti è stata l’occasione per distrarsi dalle preoccupazioni del momento, anche se i massimi vertici societari sono apparsi fiduciosi e sorridenti in linea con il clima di festa dell’estate di San Martino, dispensatrice di spensieratezza sotto il sole battente.
Non un accenno alla nota inchiesta partita da Napoli, non un muso lungo. Piuttosto pacche sulla spalla ai calciatori ma soprattutto ad Attilio Tesser, anche da parte di Taccone che, al di là delle vicissitudini tecniche, ha saputo tessere un’impeccabile trama relazionale a livello umano con il suo oramai ex allenatore.
L’abbraccio della gente, pronta a mettere la mano sul fuoco per l’onestà di chi gestisce l’Avellino, è stato simbolicamente protettivo da accuse che non hanno ancora alcun fondamento e dalle quali la società saprà difendersi a spada tratta nelle sedi opportune.
Si profilano mesi caldi, ma la scorta di energia emotiva dell’estate di San Martino sarà linfa per battagliare a lungo termine. L’Avellino e i suoi tifosi: un unico fronte compatto per le sfide del futuro.