Rottura totale

0
395

Claudio De Vito – “Stateci vicini” aveva chiesto Walter Taccone ai tifosi dopo il tracollo nel derby che ha avvelenato l’ambiente biancoverde. Da allora per l’Avellino non c’è stata più pace tra crisi tecnica, ricucita dal patron nel post Parma, attriti tra allenatore e squadra ma soprattutto e pazienza andata a farsi benedire dei tifosi che il comunicato firmato dal tifo organizzato della Curva Sud ha soltanto certificato.

Altro che vicini. La rottura si è riproposta a distanza di un anno, quando fu la gestione Toscano a generare la frattura tra club e tifosi con una lunga serie di striscioni apparsi di notte in tutta la provincia (uno proprio nella centralissima Piazza Libertà) prima della gara con il Pisa. Poi la pace siglata con l’avvento di Walter Novellino, adesso finito anche lui nel mirino.

Questa volta però il solco nei rapporti tra la Curva Sud e Walter Taccone – che oggi compie 70 anni – abbraccia anche i futuri scenari societari. L’imminente ingresso nel club come socio di minoranza da parte di Angelo Ferullo non è visto di buon occhio. “Resta a casa, Avellino non ha bisogno di te” è stato il messaggio di benvenuto formulato nel duro comunicato diramato nella serata di ieri.

Una posizione che si frappone fra Taccone e Ferullo, pronti a coronare una trattativa imbastita ormai da diversi mesi a questa parte, e che all’orizzonte non lascia presagire nulla di buono nelle relazione già logore tra tifo e società. La vicinanza a Claudio Lotito dell’imprenditore di Anzio ha messo in guardia la tifoseria biancoverde, seriamente intenzionata a non arretrare di un centimetro.

La rottura è totale e rischia di minare il prosieguo di un campionato che sembrava poter segnare il cambio di passo rispetto al post Rastelli. Una rottura che arriva in prossimità degli sviluppi sul caso Catanzaro con i deferimenti dietro l’angolo ed un altro processo sportivo da sostenere (con la massima serenità annunciata e ribadita dalla difesa biancoverde).

Insomma, chi più ne ha più ne metta. E’ un carico da novanta sulla burrasca che i risultati sul campo soltanto in parte riusciranno a placare. Si è di fronte ad una netta contrapposizione società-tifosi. E non è una sensazione, ma un inconfutabile dato di fatto.