La gara con il Vicenza ha messo a nudo i limiti a centrocampo dell’Avellino formato 3-5-2, evidentemente troppo sbilanciato con un solo uomo su tre in mezzo, Arini, ad azionare lo scudo davanti alla difesa nella fase di non possesso. La variante tattica con un difensore in più aveva pagato a Bari contro un avversario che non ha tenuto ritmi forsennati, salvo poi perdere colpi al cospetto della qualità degli interpreti d’attacco vicentini.
Lo schieramento del solo Arini con caratteristiche di contenimento al cospetto della linea di fuoco dei trequartisti Gatto, Galano e Giacomelli ha penalizzato l’Avellino andato letteralmente in tilt sul rispetto delle distanze tra difesa e centrocampo. Ecco perché Attilio Tesser sta pensando di mettere in pratica ciò che ha tardivamente operato durante il match con biancorossi, vale a dire il 4-3-1-2 abbandonato dopo quattro giornate di campionato.
Il 3-5-2 ha riscosso parecchi consensi contro il Bari ma alla prova del nove si è rivelato un castello di sabbia. Abbastanza scontato appare dunque il ritorno all’usato garantito da parte del tecnico di Montebelluna che da qui a fine mese sa di essere sotto esame. A Livorno pertanto il rombo dovrebbe riprendersi il palcoscenico con almeno due interpreti su tre della mediana votati principalmente all’esaltazione del concetto di quantità a sostegno della fase di copertura.
In tal senso tornano d’attualità per l’undici di partenza i nomi di capitan D’Angelo, che finora ha giocato meno di una partita e mezza, e di Jidayi, apprezzato nella postazione play-maker in occasione del match con il Novara. Se Tesser dovesse confermare la fiducia a Zito sull’interno sinistro, i due finirebbero in ballottaggio, altrimenti darebbero vita con Arini ad una mediana muscolare a protezione della linea difensiva e allo stesso tempo più idonea a dare una mano agli esterni con interni dal moto perpetuo. In quest’ottica peserà come un macigno l’assenza di Gavazzi che dovrebbe saltare anche il Brescia.
Rea invece dovrebbe tornare a disposizione con qualche chance di insidiare Ligi accanto a Biraschi. Certo invece, in caso di difesa a quattro, il ritorno da titolare di Visconti sulla fascia sinistra per un Giron che ha entusiasmato nella fase di spinta ma che ha dimostrato ancora qualche lacuna in quella di contenimento.
Se ne saprà di più giovedì, quando Tesser metterà in pratica sul sintetico di Ercolano i suoi piani di rilancio in termini tattici e di uomini. Sembra scontato tuttavia che si cercherà la svolta con il ritorno alle origini incarnate dal rombo.