Da Sturno, Claudio De Vito – Daniele Verde è certamente il fiore all’occhiello della campagna acquisti finora condotta dall’Avellino. Viene dalla Roma, è un ’96 in cerca della definitiva consacrazione e non vede l’ora di iniziare la nuova avventura biancoverde.
“Vengo da un anno non alla grande” ha ammesso in tutta sincerità il fantasista scuola Roma arrivato in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. “Onestamente non ho guardato in faccia a nessuno per la mia decisione – ha aggiunto Verde che fino all’ultimo è stato corteggiato dal Crotone – l’Avellino è stata la prima squadra che mi ha cercato, poi sono arrivate le altre. Ritengo sia la scelta giusta per compiere il salto di qualità”.
Il classico folletto in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco con la sua imprevedibilità nell’uno contro uno innescato dal piede mancino. “Posso giocare anche da seconda punta come a Frosinone” ha spiegato rispetto alla sua collocazione che in prima battuta è quella di esterno di destra nel tridente. “Sono qui per mettermi in mostra, il mister fa le sue scelte – ha affermato – ho scelto una squadra medio livello per portarla in alto insieme ai miei compagni”.
Un pubblico dal palato fine da saziare: “La tifoseria mi ha impressionato molto alla presentazione – ha sottolineato – per me sarà una grandissima emozione giocare con tanta gente allo stadio. Mi darà forza a ogni partita. Non mi sento di promettere qualcosa, ma solo di dare il massimo”. Nessun punto di riferimento ma l’idolo nella mente fissa l’asticella dell’ambizione: “Seguo Neymar, punto in alto guardando lui”.