Avellino Calcio – Pucino, due contratti del passato nel mirino della procura federale

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Società e procuratori, un binomio ineludibile per il calcio ma che in alcuni casi entra in rotta di collisione. E’ accaduto in giornata con l’inchiesta “Fuorigioco” che ha travolto presidenti, manager, procuratori e calciatori la cui condotta sarebbe stata finalizzata ad evadere il fisco.

E’ bastato però un semplice conflitto di interessi per indurre la procura federale a posare la lente d’ingrandimento su due operazioni di mercato che anni addietro hanno riguardato Raffaele Pucino, terzino acquistato dall’Avellino in questa sessione di mercato.

Nulla a che vedere con il polverone sollevato oggi dalla procura di Napoli sui grandi del calcio italiano, ma in ogni caso una vicenda che ha colpito i suoi protagonisti con una serie di deferimenti per la violazione di alcuni articoli del Codice di giustizia sportiva.

I deferimenti sono scattati all’indirizzo degli agenti Marcello, Federico e Giuseppe Bonetto, quest’ultimo rappresentante di Pucino all’epoca dei fatti, i quali – secondo la procura federale – avrebbero agito in presenza di un conflitto di interessi, rappresentando nell’ambito del singolo trasferimento sia l’interesse di Pucino che quello della società acquirente.

Le operazioni chiamate in causa dal procuratore federale sono il passaggio dall’Alessandria al Varese avvenuto il 26 luglio 2011 e l’acquisizione dal Varese del cartellino in compartecipazione da parte del Chievo Verona (13 agosto 2012).

Deferiti pertanto a titolo di responsabilità diretta anche il Varese (fallito la scorsa estate) e il sodalizio clivense insieme ai rispettivi presidenti dell’epoca, Vincenzo Montemurro e Luca Campedelli, nonché l’ex direttore sportivo del Chievo Giovanni Sartori.

L’unico a non aver ricevuto il deferimento è stato proprio Pucino. I soggetti deferiti infatti avrebbero agito a sua insaputa, pertanto il difensore biancoverde – a meno di successivi accertamenti da parte dell’organo inquirente federale – non rischia nulla in termini di ammende o squalifiche nelle quali invece con ogni probabilità incapperanno i deferiti.

 

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