di Claudio De Vito – Un’umiliazione che fa rumore e fa parlare in Italia e in tutta Europa. L’Avellino Primavera ha appena chiuso il campionato a quota zero punti con ben 26 punti di distacco dalla penultima, la Salernitana, e 27 dal Benevento terzultimo. Non che la formazione Primavera debba vincere il campionato o lottare per le prime posizioni. La prima squadra giovanile di un club è un fatto di proiezione futura sui talenti cresciuti nel vivaio.
Ad avercelo però un progetto in tal senso: si farebbe volentieri a meno dei punti in classifica, ma in ogni caso la stagione non finirebbe con lo zero spaccato in condotta. Negli ambienti del calcio giovanile, l’immagine dell’Avellino è ai minimi storici a causa del rendimento della Primavera schiaffeggiata da tutti quest’anno nel torneo organizzato per la prima volta dalla Lega B (26 squadre, 22 di B e le 4 non partecipanti alla Primavera 1, distribuite in due gironi).
Pescara, Palermo, Cagliari – per citare i risultati più roboanti – hanno banchettato a turno sui lupacchiotti che almeno però tutto sommato hanno tenuto testa a Salernitana e Benevento nei derby. Il cammino in Primavera 2 ha pagato i tanti cambiamenti a livello gestionale e tecnico: ad un certo punto della stagione Raffaele Sergio ha preso il posto di Alessio Rescigno come responsabile del settore giovanile e ben tre allenatori si sono seduti in panchina, Antonio Iandolo, Guglielmo Tudisco e Raffaele Biancolino.
Uno stillicidio, un’agonia che lo 0-3 interno di sabato scorso con il Foggia ha arrestato. Campionato fallimentare e nessun elemento proposto in prima squadra. Occorrerà azzerare di nuovo tutto intraprendendo un nuovo progetto, magari con la famiglia Gravina che, in caso di acquisizione a maggioranza del club, ha già fatto sapere di voler puntare forte sul settore giovanile.
Che intanto però si gode il magic moment dell’Under 15 di guidata da Giuseppe Bevilacqua, approdata alla semifinale playoff contro il Genoa. Battuto 2-1 il Bari nel precedente turno con il sogno sempre più realizzabile di diventare Campioni d’Italia nel campionato di categoria. Dalla base creata dal coordinatore Damiano Genovese si può ripartire in ottica futura. Una luce che brilla nel buio del settore giovanile dell’Unione Sportiva Avellino.