di Claudio De Vito. Dopo tre mesi di stop forzato, l’Avellino è pronto a rimettersi in moto per l’assalto alla Serie B con i playoff che il Consiglio Federale dell’8 giugno individuerà quale format per concludere la stagione 2019/2020. I lupi parteciperanno alla lotteria come sottolineato nel proprio comunicato da Angelo D’Agostino, che ieri nella sua villa di Montefalcione ha ricevuto Ezio Capuano e Salvatore Di Somma per il summit della ripartenza.
Un vertice di ampio respiro che avrebbe riguardato non soltanto il futuro immediato, ma anche quello a lunga gittata di allenatore e direttivo sportivo che ora fiutano più che mai la riconferma nei rispettivi ruoli. L’Avellino c’è e vuole ben figurare ai playoff ad oggi dalla formula sconosciuta dal momento che non è ancora dato sapere quante squadre li disputeranno.
Il 28 giugno sarebbe la data più gettonata per il ritorno in campo e per tale ragione il patron ha radunato l’area tecnica per predisporre un piano organizzativo da mettere in pratica a stretto giro. I calciatori infatti sono stati già richiamati in città per tutta l’attività propedeutica al ritorno sul sintetico del Partenio-Lombardi per gli allenamenti, ovvero per test sierologici e tamponi che potrebbero essere eseguiti già nell’arco di questa settimana.
Il passo successivo riguarderebbe il ritorno al lavoro collettivo agli ordini di Ezio Capuano secondo il protocollo sanitario con tutte le specifiche del caso (problematica la sua attuazione in caso di positivo nel gruppo squadra), ma soltanto dopo le determinazioni del Consiglio Federale e dunque la settimana prossima. Ciò consentirebbe ai lupi di avere nelle gambe quasi venti giorni di allenamenti, se la data del 28 venisse confermata. Non tantissimi se si considera la lunga pausa scandita soltanto da programmi individuali dettati e controllati a distanza da staff medico e preparato atletico.
Bisognerà pertanto fare di necessità virtù in termini di preparazione del fisico ad una competizione anomala per collocazione temporale e modalità di svolgimento. Se i playoff dovessero giocarsi regolarmente a 28 squadre, i biancoverdi esordirebbero per il primo turno degli spareggi girone in gara secca a Terni o Catanzaro in base all’esito della finale di Coppa Italia, che vedrà affrontarsi Ternana e Juventus Under 23.
Una missione difficile ma non impossibile alla luce dei valori tecnici delle varie formazioni sfalsati da quelli atletici certamente non al top. E perché no, anche in virtù della capacità della Capuano band di espugnare campi come Monopoli e proprio Terni. Sognare allora non costa nulla, a maggior ragione ora che D’Agostino ha rilanciato la programmazione e allo stesso tempo lanciato un forte segnale ad una piazza che per ovvi motivi non è ancora riuscita a toccare con mano il potenziale del nuovo corso societario. E che per un po’ di tempo non potrà tributargli l’abbraccio di benvenuto allo stadio.