Da comprimario ad attore protagonista. Snobbato in estate dopo il complicato impatto al suo arrivo in Italia, Benjamin Mokulu è salito in cattedra un gol dopo l’altro. Il ventiseienne gigante belga è salito quota sette reti in campionato, ma nel computo delle realizzazioni stagionali figura anche il sigillo di Tim Cup contro la Casertana.
Il presidente Walter Taccone gongola per lo stato di grazia dell’attaccante esploso tra ottobre e novembre con cinque gol in quattro in partite. L’ingaggio di Mokulu dal Mechelen è stato fortemente voluto dal patron biancoverde che un anno fa ha fiutato l’affare lungo l’asse privilegiato che attraversa il cuore dell’Europa per condurre al Belgio.
Ed è proprio l’Europa ora ad accendere i riflettori sul bomber di origini congolesi. Alcuni club della Ligue 1 francese, della Championship inglese e della Jupiler Pro League (la Serie A belga) hanno già chiesto informazioni al suo entourage. Durante l’ultima finestra estiva di mercato ci aveva invece provato senza successo la Dinamo Bucarest.
Gli interessi di Mokulu sono gestiti in prima persona da Killian Vandersande, procuratore anche di Soumarè e di tanti altri giovani talenti sfornati dal campionato belga (su tutti Andy Kawaya passato di recente dall’Anderlecht al Willem II in Olanda), il quale ha già fatto sapere che ogni discorso è rinviato a giugno.
L’Avellino infatti non ha nessuna intenzione di privarsi del suo ariete, dopo aver accontentato Marcello Trotta con la cessione al Sassuolo. Prima della fine della stagione però la dirigenza biancoverde dovrà ridiscutere il contratto di Mokulu che scadrà il 30 giugno 2017. E’ assai probabile che, alla chiusura della sessione invernale di mercato, l’Avellino si sieda ad un tavolo per evitare che il calciatore finisca in scadenza a partire dall’estate.
Intanto però Mokulu ha come obiettivo il raggiungimento della doppia cifra in maglia biancoverde che lo renderebbe appetibile anche nella massima serie italiana. Le sirene di mercato possono aspettare.