L’Avellino riprende la preparazione nel pomeriggio con l’antipasto offerto in sala stampa da Rastelli. Il tecnico dei lupi stringerà il patto play-off con tutti gli attori in causa in vista del rush finale.
Avellino – L’accorato appello e poi il sudore sul campo. Sarà l’incipit dell’operazione Bologna per l’Avellino ritemprato dal lunedì di riposo concesso da Massimo Rastelli dopo le energie profuse contro il Pescara. L’agenda del martedì biancoverde prevede alle 16:30 la conferenza stampa dell’allenatore, seguita alle 17 dall’allenamento a porte aperte.
DISCORSO ALLA NAZIONE. Il tecnico biancoverde chiamerà a raccolta il popolo irpino per serrare i ranghi con il più classico dei motti utilizzati in circostanze del genere “l’unione fa la forza”. Quell’unione presa a picconate strada facendo tra contestazioni, mugugni e aspre critiche nei confronti di staff tecnico e calciatori. Adesso, invece, è giunto il momento di fare quadrato con una conferenza stampa atipica rispetto alle abitudini del trainer di Torre del Greco solito presentarsi davanti a taccuini e microfoni soltanto nell’immediato pre partita e nel post gara. Di fondo, c’è la voglia matta di siglare una nuova e vigorosa alleanza con un patto di sangue tra squadra, società e tifosi. Rastelli ne sarà il garante, non senza aver chiarito prima il senso di alcuni passaggi della conferenza stampa pre Pescara, che ha scosso società e tifosi relativamente al clamoroso dietrofront sugli obiettivi.
GRATTACAPI. Dalla sala stampa al terreno di gioco il passo sarà breve. Alle 17 Rastelli si trasferirà con la squadra sul manto erboso del “Partenio-Lombardi” per la ripresa dei lavori in vista del Bologna. Da valutare le condizioni degli infortunati Bavena, Soumarè e Mokulu, mentre Rodrigo Ely dovrebbe tornare ad allenarsi regolarmente col gruppo. Il rientro dell’ex Milan sarà fondamentale alla luce dell’assenza di uno dei pilastri della retroguardia, Fabio Pisacane, squalificato insieme a Moussa Kone. Nelle intenzioni tattiche di Rastelli c’è un Avellino spigliato e spensierato capace di imporre i propri ritmi all’avversario scosso dal cambio in panchina.