Fabrizio Paghera si sente già a suo agio con le chiavi del centrocampo dell’Avellino in mano. Il folletto bresciano prelevato a titolo definitivo dalla Virtus Lanciano ha esordito in maglia biancoverde con la personalità e il temperamento necessari in una partita dal tasso agonistico elevato.
Sul momento clou della gara con la Salernitana c’è la sua firma: break ai venti metri e scarico immediato sulla sinistra per Insigne che ha premiato la rapacità di Trotta sotto misura. In precedenza, Paghera aveva dato un altro saggio delle sue doti di palleggiatore mettendo Tavano a tu per tu con il portiere graziato dall’attaccante ex Empoli.
Non solo qualità al servizio della squadra. Paghera infatti ha mostrato decisione nei contrasti con tackle puntuali che hanno consentito all’Avellino di recuperare parecchi palloni in mezzo al campo. E ancora, a dispetto della sua statura, una serie di contrasti aerei che confermano le sue capacità in elevazione, arma del repertorio sfruttata di frequente per andare in gol.
Insomma Attilio Tesser può contare su un regista moderno che abbina i muscoli al fosforo, un factotum dalle tante risorse che può rivelarsi prezioso sia in fase di impostazione che in quella di contenimento. Nella Serie B che ha spesso e volentieri bocciato i grandi nomi, basta un elemento funzionale al proprio sistema di gioco per fare il salto di qualità.