Dal Partenio-Lombardi – La parola chiave di Walter Novellino nella settimana di Avellino-Vicenza è abbondanza. Di punti – 11 nel girone di ritorno – e di uomini alla luce delle sole indisponibilità dei lungodegenti Asmah e Gavazzi che hanno proseguito con i rispetti programmi a parte. Abbondanza che non può che far bene in ottica turnover sulla soglia del ciclo terribile scandito da tre impegni in otto giorni.
In effetti il tecnico biancoverde ha l’imbarazzo della scelta nel disegnare il 4-4-2 marchio di fabbrica della rinascita dei lupi. Djimsiti, Paghera e Radunovic saranno della contesa, D’Angelo si è ripreso dagli acciacchi dell’ultimo periodo ed infine Castaldo, che l’infortunio lo ha smaltito da un paio di settimane, sgomita in avanti per una maglia da titolare.
Il bomber di Giugliano ha fatto coppia con Ardemagni dal primo minuto del consueto test del mercoledì con la Primavera. Segno inequivocabile che Novellino ha la tentazione di rilanciarlo dall’inizio (l’ultima apparizione risale al 30 dicembre contro il Latina) con il conseguente spostamento di Verde sull’esterno sinistro di centrocampo. Un assetto che Novellino preferisce in virtù della predisposizione ad accentrarsi tra le linee del folletto scuola Roma.
Se tale orientamento dovesse essere confermato, a fare le spese sarebbe Belloni con Lasik punto fermo a destra. In mezzo Moretti sarà il faro con Paghera, Omeonga e D’Angelo in lotta per un posto accanto a lui. Al centro della difesa rientrerà Djimsiti con Gonzalez che tornerà a destra e Laverone a sinistra.
La sgambata con la Primavera di Cioffi è terminata con il punteggio di 6-0. A segno Eusepi con una doppietta e D’Angelo, Ardemagni, Bidaoui e Belloni con una segnatura a testa. Dirigenza al completo in tribuna per seguire da vicino la squadra di Novellino in un’altra tappa di avvicinamento alla sfida salvezza con il Vicenza in crisi di risultati.