Avellino Calcio – Le porte girevoli e l’indirizzo di mercato del 3-5-2

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Claudio De Vito – Chi entra e chi esce. Come nelle porte girevoli, concetto metaforico che si può abbinare all’applicazione del 3-5-2 da parte di Walter Novellino. L’alternativa tattica al 4-4-1-1 ha contribuito al rilancio dell’Avellino a Perugia, ma allo stesso tempo racchiude scenari riguardanti alcuni interpreti della rosa attuale.

Nell’Avellino 2.0, il tecnico di Montemarano ha lasciato intendere di voler concedere una nuova chance a Nicola Falasco, finito letteralmente nel dimenticatoio dopo la negativa prova di Cesena. E’ infatti emersa la sua incompatibilità con l’impiego nella difesa a quattro, ma ora da quinto di centrocampo (o di difesa a seconda delle fasi) proprio come a Cesena nella passata stagione i giochi cambiano eccome e l’inserimento nei minuti finali al “Renato Curi” suona come una riabilitazione. Con un difensore in più, la sua maggiore propensione alla spinta non sarebbe così dolosa come nello schieramento difensivo a quattro.

Nicola Falasco rivalutato dunque, anche perché si tratta di un calciatore virtualmente di proprietà con l’obbligo di riscatto che si materializzerà a giugno dalla Roma (contratto di durata triennale). Aspettando Simone Rizzato, Salvatore Molina rappresenta anche a sinistra una soluzione di equilibrio per Walter Novellino, ma non è detto che il trainer biancoverde nel futuro prossimo possa affidarsi a Nicola Falasco (riportando Salvatore Molina a destra ed escludendo Lorenzo Laverone) per riservare la corsia in questione ad un mancino puro.

Al contrario c’è chi invece si ritrova escluso dal nuovo ordine. Per Soufiane Bidaoui non esiste collocazione nel 3-5-2 che possa permettergli di esprimersi al massimo delle sue potenzialità. Potrebbe agire da seconda punta ma non con la stessa incisività che offrirebbe partendo dall’esterno. Ecco allora che il belga naturalizzato marocchino diventa un’incognita della nuova maniera di stare in campo dell’Avellino. Il 3-5-2 ha rappresentato una valida soluzione che sarà riproposta, al massimo con la variante del 3-4-1-2 che non gioverebbe ugualmente a Bidaoui abituato a seminare il panico da posizione defilata.

Chi entra, chi esce e chi arriverà. Sì perché il passaggio al 3-5-2, ed in particolar modo alla difesa a tre, indirizza il mercato di gennaio in una direzione ben precisa che la dirigenza biancoverde dovrà imboccare. L’Avellino farà mercato soprattutto a centrocampo con un paio di buoni ricambi in ottica mediana a tre (Fabrizio Paghera direbbe addio). In attacco arriverà una punta fisica da affiancare alle altre tre già presenti in organico. Queste le priorità, poi eventualmente si valuterà se intervenire con un’altra operazione in base alla tenuta fisica di Simone Rizzato.