Avellino, Musa e altre opzioni per il dopo Di Somma

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di Claudio De Vito. Impazza il toto-direttore sportivo per il nuovo Avellino. La trattativa societaria per il passaggio di quote dalle mani di Sidigas a quelle del gruppo sannita Izzo-Circelli non è stata ancora definita, ma le idee della cordata sull’organigramma sembrano già piuttosto chiare.

E’ già noto che Luigi Izzo sarà il presidente, Aniello Martone vestirà i panni del direttore generale coadiuvato sul piano gestionale da Filippo Polcino, ex dg del Campobasso che fu proprio di Nicola Circelli. Quest’ultimo deterrebbe metà delle quote del club. Il tassello mancante è quello relativo al direttore sportivo, ruolo che non sarà interpretato da Salvatore Di Somma.

L’ex ds del Benevento infatti ha già annunciato il suo addio in caso di cambio di proprietà. Ed allora nei piani di chi in queste ore preme per finire davanti al notaio ci sono figure emergenti alle quali affidare l’area tecnica. Una delle idee si chiama Carlo Musa, spodestato proprio da Salvatore Di Somma in estate. Ma non si tratta dell’unica opzione.

In lista figurano anche Giuseppe Di Bari, ex Foggia, e Domenico Fracchiolla, che ha ricoperto il ruolo di diesse alla Virtus Francavilla. Stuzzicano le idee Francesco Micciola, attualmente al Matelica, e Carmine Russo già team manager della Casertana proprio durante l’esperienza rossoblu di Martone. L’ex arbitro nolano ha sostenuto di recente il corso a Coverciano. Nel mirino era finito anche Ivano Pastore che però dieci giorni fa è stato ingaggiato dal Rimini.