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Avellino Calcio – Mercato, la società riflette sul regista: il punto sulle trattative

Attilio Tesser può ritenersi un privilegiato perché la dirigenza dell’Avellino gli ha consegnato per il ritiro la rosa quasi al completo per la prossima stagione. Al neo tecnico biancoverde mancano tre elementi che il duo Massimiliano Taccone-Enzo De Vito sta individuando sul mercato secondo i profili più congeniali al gioco tesseriano.

A Sturno a breve arriverà Constantin Nica, per il quale l’Avellino è ai dettagli per gli ultimi passaggi del tesseramento in prestito secco dall’Atalanta. Il terzino destro rumeno nella passata stagione al Cesena subentrerà a Simone Petricciuolo nella scala gerarchica sulla corsia destra in difesa. Il laterale classe ’95 ex Savoia e Aversa Normanna non partirà subito, dal momento che l’Avellino vuole garanzie sul suo impiego in Lega Pro.

Le attenzioni degli uomini mercato biancoverdi sono concentrate principalmente sul centrocampo, dove sono attesi movimenti sia in entrata che in uscita. Tesser aspetta un regista di spessore in grado di far girare a dovere la squadra, ma al tempo stesso, come ammesso proprio dall’ex trainer della Ternana, capace di fare legna sul vertice basso del rombo. L’innesto nel ruolo va analizzato e scelto con cura. Ecco perché Taccone junior e De Vito aspettano l’occasione giusta per affondare il colpo.

Gaby Mudingayi e Federico Moretti sono due idee destinate a tramontare. Attuale invece la pista che conduce a Vajebah Sakor, battuta con insistenza dal club del presidente Walter Taccone. Per il baby centrocampista norvegese classe ’96 in ritiro con la Juventus però c’è da battere la concorrenza di altri club.

In partenza Romulo Togni che si proverà a cedere in prestito o a titolo definitivo in Lega Pro, altrimenti l’Avellino cercherà  di raggiungere un’intesa sulla buonuscita per la rescissione del contratto in scadenza il prossimo anno.

In attacco inoltre la società ha lasciato intendere che non ci sarà alcuna entrata a fronte della cessione, probabilmente alla Lupa Roma, di Demiro Pozzebon. Pertanto non ci sarà spazio per accogliere Pietro Iemmello che la società aveva vagliato.

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