L’Avellino e Romulo Eugenio Togni si separano dopo due anni mezzo di matrimonio. Il regista brasiliano, giunto in città in prima persona per limare gli ultimi dettagli della risoluzione del contratto in scadenza il prossimo giugno, si accaserà alla Maceratese, club secondo in classifica nel girone B di Lega Pro.
Va dunque in archivio definitivamente un rapporto burrascoso scandito da numerose tappe.
Arrivato come il fiore all’occhiello della campagna acquisti post-promozione in Serie B nel 2013, Togni si rivela un autentico flop non riuscendo mai ad incidere condizionato anche da qualche acciacco. Diciassette le presenze per lui tra campionato e Tim Cup ed un feeling mai sbocciato con la tifoseria.
L’Avellino vorrebbe privarsene a titolo definitivo ma l’ingaggio elevato consente soltanto il prestito alla Spal per la stagione 2014/2015. A Ferrara la rinascita con tre marcature e sei assist in ventinove partite, poi il ritorno in Irpinia da separato in casa che sfocia subito in un curioso episodio.
A margine della prima uscita stagionale nel ritiro di Sturno, nel produrre un gesto di stizza, Togni si procura un profondo taglio alla tibia che lo manda ko. E’ la goccia che fa traboccare il vaso e che costringe l’Avellino, ritenendosi parte lesa dall’accaduto, a rivolgersi al Collegio Arbitrale della Figc che stabilisce la decurtazione del cinquanta per cento dello stipendio del calciatore.
E’ l’ultimo atto della storia tra l’Avellino e Togni che ora attende soltanto l’espletamento delle ultime formalità burocratiche per salutare una volta per tutte tra l’indifferenza totale i colori biancoverdi.