Il lupo cambia ancora pelo: Tesser si riprende l’Avellino a furor di popolo

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Avellino-Tesser atto secondo. Il club biancoverde e il navigato tecnico di Montebelluna si sono ricongiunti dimenticando quel che è stato nella prima notte di primavera.

Era il 21 marzo e l’Avellino incassava un pesante 0-2 casalingo con la Ternana. Durante la notte, il summit fino all’alba al termine del quale la società decise di esonerare Tesser per dare la scossa ad un gruppo adagiato su sé stesso.

Tempi e modalità pressoché identiche al controribaltone che ha riabilitato l’ex trainer della Ternana a spese di Dario Marcolin, il quale in cinque partite non è riuscito a venire a capo di una situazione precipitata vertiginosamente con la squadra a soli quattro punti di vantaggio sui playout e che risulta la più battuta in casa del torneo al pari di Como, Ascoli e Pro Vercelli.

Tesser riprende in mano un Avellino depresso, demoralizzato e impotente di fronte alle sue disgrazie. La missione non sarà semplice per il “nuovo” allenatore dei lupi che un mese fa lasciò l’Irpinia in punta di piedi con i playoff a cinque punti. Oro colato se si pensa all’attuale quadro in cui i biancoverdi si ritrovano a fare i conti anche con una condizione fisica deficitaria imputata proprio alla gestione Tesser.

Adesso però si deve badare al sodo ed eventuali rancori tra le parti si sono dissolti improvvisamente nella notte. La proprietà biancoverde ha chiesto a Tesser di condurre la nave in porto prima che fosse stato troppo tardi con Marcolin in panchina.

Tesser, atteso in serata ad Avellino ed in campo per l’allenamento a porte aperte in programma domattina, dovrà trarre il massimo dagli uomini che già conosce nelle prossime cinque gare, a partire dalla trasferta di Vercelli. Scontato il ritorno alla base tattica del 4-3-1-2 che Marcolin aveva rispolverato con scarso costrutto a Perugia.

Con ogni probabilità, Jidayi sarà della contesa consentendo al trainer veneto di schierare la difesa a quattro con l’ex Juve Stabia e Biraschi al centro. Se Jidayi non dovesse farcela, complice l’assenza dello squalificato Rea ci sarebbe Chiosa. Bastien tornerà a fare il trequartista dando vita di nuovo al ballottaggio con Insigne sulla trequarti.

Tutti di nuovo sulla corda a caccia di stimoli in una stagione dai continui colpi di scena. L’Avellino ha fatto un passo indietro affidandosi ad un allenatore acclamato a furor di popolo. Un atto di umiltà necessario per riportare il sereno in un ambiente diventato una polveriera.

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