Fa fatica in campionato tra chances mancate ed infortuni, incassa i colpi della giustizia sportiva e allora l’Avellino ha ritenuto opportuno che fosse giunto il momento di imboccare la direzione Montevergine per tentare di invertire la rotta. Ieri il doppio caso Arini-Trotta ha scosso l’ambiente tra timori, mugugni e preoccupazioni: l’imperativo è mettersi alle spalle un avvio di stagione piuttosto tribolato su più fronti.
I calciatori biancoverdi, lo staff tecnico e la dirigenza guidata dal presidente Walter Taccone questa mattina si sono recati in visita al Santuario di Montevergine per ricevere la benedizione dell’abate Riccardo Luca Guariglia. Un pellegrinaggio nell’aria da diverse settimane e che soltanto ora ha potuto concretizzarsi. Coincidenza ha voluto che la preghiera a Mamma Schiavona si incastrasse in avvicinamento alla sfida con la Pro Vercelli proprio come lo scorso anno.
Era il 7 dicembre e l’Avellino di Attilio Tesser era in crisi di risultati. Il giorno successivo i biancoverdi superarono di misura i leoni piemontesi grazie ad un eurogol di capitan D’Angelo. Fu la prima di sei vittorie consecutive. Un precedente benaugurante con Montevergine sullo sfondo: ora non resta che attendere i risvolti sul campo.